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Dobbiamo contemplare l’idea di una Scala Cosmica, e il fatto che esista un legame che collega l’umanità con un’influenza Superiore. La nostra Vita può essere compresa solo in relazione a forze la cui scala e grandezza ci oltrepassano.
Questa Forza chiede di essere riconosciuta, di essere servita e di risplendere attraverso di me. Sento il bisogno di pormi sotto la sua influenza e di relazionarmi ad essa mettendomi al suo Servizio. All’inizio non capisco che il mio desiderio di essere è un desiderio Cosmico e che il mio essere ha bisogno di situarsi e trovare il suo posto in un mondo di forze. Considero il mio desiderio una mia proprietà soggettiva, qualcosa che posso utilizzare per profitto personale, e ancora mi ritrovo nella competizione e nel fallire.
La mia ricerca è organizzata sulla scala di questa soggettività in cui tutto viene misurato in quantità e da un punto di vista individuale: io qui, e Dio lì. Tuttavia a un certo punto devo capire che l’origine del bisogno che sento non è solo in me ma è presente in ogni organismo, in ogni individuo e pervade l’intero Universo.
È lo Scopo originario di tutte le cose.
C’è un bisogno Cosmico del nuovo Essere che potrei divenire. L’umanità (una certa porzione di umanità) in questo preciso istante ne ha e ne percepisce un profondo bisogno.
Sentiamo che senza la relazione con un’energia Superiore la Vita non ha molto significato. Ma da soli non abbiamo la forza di raggiungerla. Si deve creare una certa corrente, un certo magnetismo in cui ognuno trova il suo posto, cioè il posto che permetterà alla corrente di stabilirsi meglio e di esprimersi. Una Forza Sovramentale che piccona e preme per essere partecipe nel rinnovato Uomo N-Uovo.
Tutta la nostra Responsabilità è questa. Connetterci e sintonizzarci a questo Cosmico flusso.
Abbiamo bisogno di ritrovare il contatto con quest’energia in questo preciso momento storico.
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Tratto da “Oltre l’Intelletto – Apologia dell’Altrove”, Sei Altrove Edizioni [info qui]