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ALTRONAUTI: COLTIVARE L’ESSENZA

Puntata radiofonica di venerdì 26 Gennaio 2024

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Fin quando la nostra personalità esteriore sarà la sorgente della nostra consapevolezza (…), la nostra Attenzione continuerà a frammentarsi in pezzettini infinitesimali al presentarsi di ogni nuovo impulso, desiderio, velleità, associazione, mancanza, bisogno”.

“Solo se riusciamo a individuare e coltivare in noi l’Essenza, vera volontà nell’uomo, e con la pratica quotidiana la addestriamo e la padroneggiamo, possiamo fare davvero di tutto: possiamo letteralmente muovere le montagne“.*

Ne parliamo in questa puntata de “Gli Altronauti”, andata in onda venerdì 26 Gennaio 2024, con l’interessante contributo degli ascoltatori che intervengono in diretta.

ALTRONAUTI: “VELENO CULTURALE” E MISTICO RIMEDIO

Puntata radiofonica di venerdì 5 Gennaio 2024

 

“Per un Mistico ogni risposta suggerisce una nuova domanda, e l’ignoto gli sta perpetuamente di fronte in un’infinita panoramica di relatività…”

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“Tutti noi, compresi i più esperti indagatori dell’Assoluto, siamo dei prodotti della mentalità comune e della più bieca realtà del consenso. Il consenso offre appartenenza e questa sancisce le norme del compromesso.
Il compromesso è scissione, corruzione di autenticità, metro con cui si misura e con cui si è misurati.
Il falso senso d’indipendenza, d’esclusività, impone adesione e fedeltà agli idoli contemporanei, modelli mondani a cui o si è devoti o si cerca di rifuggire.

(…) Ogni costruzione personale ideale può essere sgretolata dalle regole esercitate dal giudizio impositivo del sistema dominante, che non è mai fuori da noi, ma che alberga proprio in ognuno di noi. (…) Ecco il tipo di veleno culturale contro cui la magia misterica dei folli è possibilità e rimedio”.

ALTRONAUTI: TRADIZIONE E RELIGIONE

Gli Altronauti: puntata di venerdì 29 Settembre 2023

“In ogni insegnamento religioso si penetra lo strato esteriore per arrivare a quello interiore.
I sistemi religiosi da un lato descrivono l’immagine esteriore dell’essere umano realizzato (come ad esempio il Cristo o il Buddha), dall’altro però non forniscono strumenti concreti per il raggiungimento del corrispondente stato di cosxienza.

Il cristianesimo dice che bisogna amare gli altri ma non dice come si fa; il buddismo dice di svuotare la mente ma non dice come si fa; e così via. Ogni istituzione religiosa dice come bisogna essere, ma quasi nessuna dice cosa bisogna fare concretamente per diventare in quel modo”. *

(* Testo completo: https://seialtrove.altervista.org/tradizione-e-religione/)

L’Insegnamento della Tradizione, a cui anche il Centro Altrove si ispira, cerca di colmare questa profonda lacuna esistenziale. Ne parliamo in questa puntata de “Gli Altronauti”.

IL PARADIGMA DELLA QUALITÀ – 2/2

Lo sviluppo dell’intelletto scientifico moderno è stato un risultato notevole; eppure sembra ora evidente, a giudicare dai fatti reali che riguardano la nostra società e la nostra cultura, che questo risultato è stato acquistato ad un costo tragicamente alto. Ciò che serve è un radicale riorientamento della mente collettiva dell’umanità, lontano dalla quantità e verso la qualità.

Dane Rudhyar

 

– Per leggere la prima parte, clicca qui

 

Come ho già affermato, la coscienza nel senso più ampio del termine, intesa in particolare nelle filosofie asiatiche, esiste ovunque il Principio di Integrità operi nell’universo. C’è coscienza non solo negli animali e nelle piante, ma anche, in una forma più rudimentale, nelle molecole e negli atomi. Il filosofo, poeta, veggente e yogi indù Sri Aurobindo affermava di poter sentire e sperimentare un oceano di coscienza che lo avvolgeva e pervadeva l’intero universo. Ogni insieme esistenziale è in grado di assorbire, assimilare e focalizzare in espressione solo un aspetto di questa coscienza cosmica diffusa; lo fa secondo la capacità specifica del suo sistema di esistenza.

IL PARADIGMA DELLA QUALITÀ – 1/2

 

Tutta la nostra società occidentale è oggi pervasa dall’idea che la misurazione quantitativa possa risolvere praticamente tutti i problemi – non solo quelli sociali e personali, ma anche il problema della conoscenza.
La regola della maggioranza, i sondaggi popolari, i questionari, i test di intelligenza e professionali, le decisioni prese sommando i diversi pro e i contro, sia nella mente di una persona che in una riunione di comitato, sono tutti metodi quantitativi.

COSTRUTTORI DI FUTURO

Gli Altronauti: puntata di venerdì 11 marzo 2022

“Nel mondo gran parte dell’Umanità procede disorientata, confusa, preda di illusioni astrali e con limitata capacità di discernimento, senza capacità di leggere gli eventi e di capire il senso generale di quanto avviene nel mondo e del perché avviene.
Pensa sia più urgente occuparsi del proprio piccolo orticello, della sopravvivenza fisica ed emozionale e dei problemi connessi al contingente, dimenticando come si fa a costruire una nuova Possibilità, il Futuro, che a causa di paure incontrollate non viene contemplato, poiché richiederebbe cambiamenti radicali che invece teme…”.*

Ne parliamo, con l’interessante contributo degli ascoltatori, in questa puntata dedicata ai “costruttori di Futuro”.

UN NUOVO MODELLO EDUCATIVO

Altronauti: puntata di Venerdì 21 Gennaio 2022

L’educazione nelle scuole più che alla ripetizione di dati nozionistici e alla cultura della storia nelle diverse materie proposte, dovrebbe mirare innanzitutto a rieducare e a far conoscere la natura interiore degli allievi, così da riorientare e dominare il complesso energetico individuale (pensiero, emozione, istinto) in virtù delle concrete esigenze dell’attuale momento storico.

Fino a quando il giovane non riuscirà a direzionare consapevolmente ed armonicamente le sue energie e a padroneggiare le forze della vita in cui è immerso, si troverà in conflitto con se stesso e di conseguenza renderà conflittuale la società in cui opererà da adulto…*

NUOVI PUNTI DI VISTA SULLA REALTÀ

Gli Altronauti: puntata di venerdì 7 Gennaio 2022

Il desiderio di interrogarsi sulla Vita viene dalla Vita stessa, da quella parte della Vita che è ancora nascosta, dal quel Principio universale che anima l’uomo e lo spinge a superarsi, ad Essere. La Vita ci sprona a interrogarci.

Ci sono molti momenti in cui siamo spronati a chiederci: «Cos’è la vita? Cos’è la Cosxienza? Chi sono io?». Forse abbiamo sentito, sin dall’infanzia, un’indistinta nostalgia di «qualcosa di più», un bisogno profondo, un anelito divino che preme, spreme, comprime, spinge, scalcia per uscire fuori, per mostrarsi, esprimersi, Essere*.

Il tentativo di rispondere a questo profondo interrogativo che nasce da dentro è alla base della ricerca di un nuovo modello esistenziale.

FECONDARE E TRASMUTARE I PARADIGMI COLLETTIVI

Gli Altronauti – puntata di venerdì 24 settembre 2021

«La rivoluzione, nei suoi aspetti violenti, è a vari gradi sempre espressione di scarsità e deficienza.
Essa, infatti, implica che il popolo in generale sia ancora così oppresso dalla mancanza e dalla paura, così non risvegliato mentalmente e così rigidamente controllato da meccanismi di scarsità sociale, religiosa ed economica, che non possa partecipare alla metamorfosi evolutiva della società se non in modo puramente passivo e cieco.

AVERE O ESSERE: PARADIGMI A CONFRONTO

Gli Altronauti – puntata di venerdì 19 febbraio 2021

«L’avere si riferisce a cose, e le cose sono fisse e descrivibili. L’essere si riferisce all’esperienza, e l’esperienza umana è in via di principio indescrivibile».

Attraverso alcune riflessioni del famoso psicanalista tedesco Erich Fromm, tratte dal suo libro Avere o Essere?, facciamo luce su una modalità di vita e di visione della realtà tutt’oggi ancora poco esplorata e… ancor meno praticata: la modalità dell’Essere.

In particolare, nel corso della puntata ci soffermiamo su…

MODELLI – LA CAPACITÀ IMITATIVA DELL’ESSERE UMANO

Gli Altronauti (Radio Cooperativa): puntata del 9 ottobre 2020

IL MODELLO ICASTICO

Di seguito un estratto dal Terzo Atto de La Sacra Realtà, UN TUFFO DAL PROFONDO – LA FONTE INESAURIBILE.

«Noi uomini viviamo tra due mondi o stati d’Essere: il mondo esteriore, rappresentato dalla vita quotidiana ordinaria, e il “misterioso” mondo interiore, fatto di pensieri, emozioni, sensazioni, istinti e attività soggettive classificate genericamente come “psichiche” e “spirituali”.
Per l’uomo entrambi questi mondi sono, seppur speculari, modelli reali e le energie-forze che vi operano sono trasmutabili e interscambiabili da un mondo all’altro, mutando solo nella densità vibrazionale di manifestazione. I modelli formati da tali scambi, o se si vuole compartecipazioni, sono quelli per mezzo dei quali viviamo, per cui alterandoli o sostituendoli possiamo alterare e trasformare noi stessi e viceversa. In estrema sintesi, siamo interdipendenti, e una nostra individuale modificazione, per legge, crea modifiche sui piani corrispondenti.
Se fosse stato possibile scoprire o formulare il Modello Perfetto e seguirlo fedelmente, allora saremmo la razza Perfetta. Ma guardando al nostro passato e presente è evidente che per ora, nonostante la buona volontà profusa, abbiamo fallito nello scopo, e non perché siano mancati i tentativi.
Ogni religione, filosofia, codice, civiltà e credo si è cimentato nell’impresa, ma sono state messe a punto così tante iniziative e utilizzati così tanti mezzi che si è creata una grande confusione fra i vari sistemi e qualsiasi scelta selettiva individuale è diventata più che altro una questione di istinto o inclinazione verso un determinato modello, che nel tempo si è rivelato disarmonico e perfino nefasto.

[…] Tuttavia, la realizzazione dell’unità non è più appannaggio di singoli individui, di macro-concetti religiosi e nemmeno di nuovi paradigmi politici e culturali: lo abbiamo già fatto e rifatto.
Piuttosto dovremmo pensarci attraverso un Principio unitario, un Modello icastico che comprende tutto il sapere e che includa tutte le possibilità e possa essere la causa di tutte le causalità.
Se guardiamo ai più importanti modelli-sistemi esistenti, notiamo che tutti hanno finito per produrre un modello di base, il quale, essendo riuscito a influenzare per secoli un gran numero di individui, si è rivelato in qualche misura efficace, tuttavia senza mai condurre all’Armonia.
A nostro parere, fintantoché si resta sul piano delle immutabili Leggi del Principio di Polarità, ogni modello adottato dall’uomo sarà inesorabilmente destinato ad esaurirsi; ad ogni massimo un minimo, ad ogni flusso innovativo seguirà un reflusso involutivo; ad ogni vita sopraggiunge inesorabile la corrispondente morte. Ma un Modello Perfetto sarebbe solo un vaneggiare in sterili ideali. Invece, è cosa assai ragionevole che l’uomo si orienti, attraverso l’impersonalità dell’anima Divina e con ampio spirito d’adattamento, a creare modelli adeguati ed integrati alle circostanze del momento. Questo per rendere possibilità un nuovo Rinascimento non solo di un popolo o di una razza, ma dell’intera specie.

Ogni modello-idea, seppur scaturito dalla più alta e suprema vetta Principiale, decaduto nel piano della generazione-forma si costringe alla ferrea legge di natura, producendo una mimesi ‘inferiore’.
Per far sì che un Modello riveli una mimesi icastica, e cioè non corruttibile poiché ispirato a Leggi universali spirituali dell’emisfero Superiore, abbiamo bisogno che parli un linguaggio a noi intelligibile. Dobbiamo innanzitutto assegnare alla sua struttura simbolica dei significati traducibili, e l’unico modo per farlo è per mezzo di un lavoro pratico e contemplativo su di esso. Ogni modello ispirato a tale scopo deve essere connesso a idee che conducano la cosxienza esploratrice da una dimensione di esperienza a un’altra, concretizzando Opere ispirate ad un Ordine spirituale e superiore.
Detti concetti devono essere reciprocamente accettati dalle Intelligenze presenti – gli individui che adottano tale modello – sui vari piani d’esistenza e su entrambi i lati del velo che divide il mondo interiore da quello esteriore.
Un Modello icastico, per analogia, opera in relazione alla cosxienza proprio come un computer, dove le informazioni vengono inserite, immagazzinate in banche dati e poi prelevate su richiesta. La differenza tra questo modello e un computer sta nel fatto che, mentre una macchina può lavorare solo con il suo programma integrato, un paradigma di questo tipo opera attraverso la “cosxienza intelligente” degli esseri viventi compartecipi, potenzialmente incarnata in questi soggetti oppure no. Esso agisce, attraverso facoltà mentali superiori quali l’Ispirazione, la Rivelazione e l’Intuizione, come una sorta di scambio universale consapevole attraverso l’intero flusso della cosxienza – dall’alto al basso, dal dentro al fuori e viceversa – che condivide il suo schema, e ciò ha una portata e una potenzialità incalcolabili.
Un paradigma cosxiente sostenuto da un’alta Aspirazione al Divino è molto di più di un semplice modello ‘pensante’ o religioso: è prima di tutto un Modello esistenziale sul quale tentare di organizzare le nostre vite, e dal quale far sbocciare la vita Divina sulla Terra. Per intraprendere questo processo è essenziale esplorare il Modello stesso e comprenderne le innumerevoli possibilità, ma non con la superficialità con cui è stato fatto finora, bensì investigando con attenzione, passo dopo passo, partendo dal nostro mondo ordinario, muovendoci sia dentro che fuori, in basso e in alto, esplorando così le vaste profondità dell’Anima e le inesplorate vette dell’Essere.
I Modelli Principiali non hanno forma, nonché siano Entità reali, cosxienti e autorisplendenti. Così appaiono al vedente le loro immagini, totali, non separate, senza limiti, vasti fulcri di possibilità che attendono che la cosxienza dell’uomo possa condurli a “formazione”. Un Modello icastico è dunque un seme che precipita dal Futuro, un’Archè frutto di un’intuizione che si riveste di sostanza per precipitare nella forma».

Fonte: Hermes, La Sacra Realtà, Atto III: Un Tuffo dal Profondo – La Fonte Inesauribile, Sei Altrove Edizioni, 2020 (pag. 137-142)

 

 

 

 

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