“… Maggiore è il tempo che investiamo nell’auto-osservazione, nel limitare le distrazioni e le perdite energetiche, per coltivare meglio l’attenzione e l’applicazione dei metodi offerti dal Lavoro, più velocemente progredisce il nostro stato interiore e più la nostra Essenza si apre alla verticalità dell’Essere. D’altro canto, più tempo sprechiamo nelle nostre distrazioni e idealizzazioni, e nella pratica soltanto intermittente, più permettiamo alle nostre abitudini ataviche di riaffermarsi, depotenziando e respingendo i nostri propositi e i nostri progressi”.(*)
Ne parliamo in questa puntata de Gli Altronauti, intervallando le considerazioni tratte dall’ultima ispirazione ermetica agli interventi in diretta dei radio-ascoltatori.
“Il nostro Lavoro consiste nel riconquistare completamente ciò che in origine era presente ed è stato perduto: l’Essere“.
“Questo processo esperienziale richiede la rettificazione della personalità e contestualmente, a vari gradi, il raffinamento dell’io vero.
In altre parole, lo sviluppo dell’Essenza richiede un minuzioso lavoro di “spersonalizzazione”. Man mano che le sovrastrutture caratteriali sono riconosciute come limiti e sublimate, l’individuo sperimenta gradualmente nuovi stati di consapevolezza e sviluppa una nuova capacità di integrazione tra ciò che pensa, dice e fa.
Questo talento, risvegliato, focalizza e motiva l’attenzione verso un solo scopo: risvegliare la cosxienza immortale”
(…) “L’Essenza è sepolta, e il Lavoro a cui tutti siamo chiamati è quello di disseppellirla“. (*)
Ne parlano Yapos e Mel del Gruppo Altrove in questa nuova puntata de Gli Altronauti, accogliendo gli interventi in diretta dei radio-ascoltatori.
(*) Il testo di Hermes letto all’inizio della puntata è tratto dal blog “La Via della Rosa“:
https://seialtrove.altervista.org/disseppellire-lessenza/
Opera in apertura: L’Aurora di Salvador Dalì
“Ogni essere umano è considerato unico e irripetibile, e questa unicità rappresenta il bene più prezioso di cui dispone, un dono da coltivare, nutrire, curare e portare a compimento”.
“Come la Vita, l’Insegnamento è una Verità vivente che, evolvendo continuamente, rivela sempre più aspetti di se stessa e della Realtà. Da sempre l’Insegnamento indaga la natura di ciò che siamo e di ciò che è la Realtà, sviluppando numerose pratiche e rivelando innumerevoli dimensioni dell’esperienza umana. La pratica centrale del Lavoro, l’indagine, comincia sempre dall’esplorazione di dove ci troviamo esattamente nel momento presente”...
Che cosa significa occuparci e impegnarci su un sentiero spirituale, o vivere una vita realmente non ordinaria?
Quali sono i motivi che ci spingono a impegnarci nel Lavoro interiore, a fare pratica per risvegliarci, e per scoprire la verità su noi stessi e sulla Realtà?
Questi interrogativi stimolano il dialogo di Yapos e Mel con gli ascoltatori de “Gli Altronauti”, accompagnato dalla lettura del testo di Hermes “Praticare la Realizzazione“. Nella puntata vengono così affrontati molti temi
“Quando l’individuo comincia a essere davvero cosxiente di non essere padrone della sua vita, inizia a considerare le varie strade possibili per tentare di risvegliarsi alla Realtà“. (…)
“Il punto di partenza per ognuno è la presa di cosxienza della condizione illusoria nella quale versa, innanzitutto perché, non contemplando lo stato di sonno e di schiavitù psichica in cui ci si dimena, ci si crede liberi, e perché, anche quando si inizia a percepire l’inganno, non avendo sviluppato un contatto interiore stabile, ancora non si possiedono strumenti adeguati per il necessario ‘orientamento’ interiore”…*
“Quando iniziamo a studiare la nostra funzione emotiva, ci imbattiamo in un atteggiamento di fondo che rende particolarmente difficile osservare le emozioni. Il loro stesso sorgere ci travolge. Sembrano così giustificate: “Adoro questo”, o “Non sono d’accordo con questo”, o “Non ce la faccio più, è troppo” (o “è troppo poco”), ecc. Siamo ciechi alla possibilità di poter reagire in qualsiasi altro modo: il nostro sentire e le nostre convinzioni innanzitutto. (…)
“Benedetto sia colui che non spera in nulla, che non ha pretesa alcuna, che si limita a guardare la propria rettitudine e onestà. L’equilibrio che sorge da tale assenza è equanimità, è purezza d’intento, retto pensiero, giusta azione, è Accordo”. (Hermes) *
Con questa citazione apriamo una nuova puntata de Gli Altronauti, in cui l’esperienza vissuta nel centro Altrove a contatto con l’insegnamento proposto da Hermes prende forma nelle parole di Yapos, che come sempre s’intrecciano alle esperienze e alle considerazioni degli ascoltatori che intervengono in diretta.
La puntata è l’occasione per parlare di molti temi, in particolare della Speranza e della Fiducia, dell’aspettativa, delle Possibilità di Trasformazione in ambito sociale ma soprattutto interiore, e in sintesi dell’inevitabile processo di spoliazione che contraddistingue la Conversione dal mondo della personalità all’universo dell’Essenza.
Ambizione e Aspirazione sono animati dalla stessa natura: il desiderio.
Quando il desiderio nutre la personalità egoica rivolta all’esterno di sé genera l’AMBIZIONE: qualità funzionale alla natura predatoria umana.
Quando il desiderio è animato dall’Essenza, rivolto all’interno di sé, genera l’ASPIRAZIONE: qualità funzionale alla natura spirituale umana.
“Una persona in cerca di conoscenza di sé è chiamata Cercatore.
Un Cercatore che mette in pratica la conoscenza di sé è chiamato Praticante.
La maggior parte dei cercatori è riluttante ad adottare un approccio definito e fondato alla propria ricerca, il che significa che continuano a cercare senza mai trovare.
I pochi praticanti ad ogni esperienza sono chiamati a discernere tra l’essere Audaci o apparire Folli.
Di conseguenza, mentre poche persone mai diventano cercatori, ancora meno diventano veri praticanti…”.*
“…Come personalità tu sei il prodotto del condizionamento che hai maturato crescendo, e se continui a perpetrare questo modo di fare e di essere, questo atteggiamento tenderà a disumanizzarti sempre più, rendendoti una macchina biologica manipolabile e schiava di una cultura predatoria dedita alla competizione e alla sudditanza.
Vuoi credere di essere quello che ritiene questa cultura disumanizzante, oppure, attesti di essere un’altra cosa avendo ben chiaro cosa sia quest’altra cosa?…” *
*
Cogliamo questa ermetica provocazione come spunto per una nuova puntata de Gli Altronauti, in cui le considerazioni di Yapos del Gruppo Altrove si intrecciano con le riflessioni e le esperienze dei radio-ascoltatori che intervengono in diretta.
Di ritorno dalla pausa estiva, in questa puntata de “Gli Altronauti” riflettiamo su alcuni temi che ci accompagneranno nel nuovo ciclo autunnale della trasmissione: in particolare, parliamo di astrazione dalla realtà, del senso di separazione – reale o illusorio? – dagli altri e dal mondo esterno a noi, di come il paradigma cognitivo con cui elaboriamo la realtà sia retaggio del nostro ambiente di formazione familiare e sociale, e soprattutto di quali tratti possa presentare un paradigma totalmente diverso, basato sulla coscienza dell’Unità e sulla Fiducia fondamentale, a cui poter attingere attraverso nuovi Modelli. *
“L’Uomo è un potente percettore depositario di molte capacità magiche. Tuttavia, egli non è in contatto consapevole con la sua magia, per cui la percezione che ha di sé e del mondo è limitata dalla sua stessa astrazione“.
“L’uomo, fintantoché interpreterà e creerà il mondo basandosi su una descrizione che gli fu raccontata fin dal momento della nascita, e sulla quale si è ‘personalizzato’ e costituito come ente sensiente e razionale, non potrà avere accesso alla sua innata e potente Magia…”. (*)
Ne parliamo in questa puntata estiva de “Gli Altronauti“, tra astrazione e Realtà, ordinarietà e Magia, accogliendo gli interventi in diretta degli ascoltatori.
«Il processo di crescita da 1 a 7 anni consente alla Natura innata nell’uomo di modellare il bambino fornendogli le strutture e i necessari contenuti coscienziali per affrontare la vita sulla Terra.
Quando questo processo esoterico sapienziale è esclusivo di un potere oscuro e manipolatorio si trasforma, di fatto, in ingegneria psicosociale»… *
“Quando un bimbo nasce la prima cosa di cui diventa consapevole non è di se stesso, ma dell’altro e dell’ambiente in cui vive. È naturale, perché gli occhi si aprono verso l’esterno, le mani toccano gli altri, le orecchie ascoltano gli altri, la lingua sente il sapore del cibo e il naso sente gli odori esterni”.
“Tutti questi sensi sono aperti verso le meraviglie del creato. Nascere significa innanzitutto poter sperimentare la creazione di ciò che è fuori da sé. Il bambino dapprima diventa consapevole della madre, poi del suo corpo e infine dell’ambiente in cui è cresciuto e contenuto, ed è attraverso le necessarie fasi di apprendimento che diviene consapevole di se stesso, affermando ‘Io’. È così che l’uomo forma la struttura della sua personalità”. (*)
Ne parliamo in questa puntata de Gli Altronauti, in particolare ascoltando il racconto di Mel, di come ha vissuto la sua esperienza di madre prima e dopo il contatto con l’Insegnamento Vivente che ispira il Lavoro del Centro Altrove.
Ogni pratica rivolta alla crescita personale aiuta a migliorare, modificare o cambiare un comportamento favorendo un possibile equilibrio laddove esiste una disarmonia, con il fine di risolvere i singoli problemi della personalità, stimolandone le qualità e i talenti.
Il Lavoro interiore invece ha come scopo principale l’espansione della Cosxienza, perciò opera direttamente sull’ente che crede di avere un problema o che vuole migliorare i propri aspetti negativi, portando Luce su di essi fino al riconoscimento e alla dissoluzione della loro natura impermanente e illusoria.
Di queste due dimensioni operative, orizzontale e verticale, che si intersecano nell’asse cartesiano della nostra vita, parliamo in questa puntata de Gli Altronauti insieme ad Alessandro Saudino, alchimista, sciamano e counselour olistico. Ospite della trasmissione, Alessandro apporta la sua visione di un insegnamento esoterico pregno di esperienza vissuta, toccando diversi temi, tra cui:
In questa puntata, approfondiamo le diverse connotazioni che le paure assumono nella nostra esperienza quotidiana:
Come conviviamo con le nostre paure? In genere cerchiamo di rifuggirle, ma fuggire dalla paura significa farla crescere…
“Può sembrare un paradosso, ma una delle principali paure è che abbiamo paura di affrontare le nostre paure. Conduciamo un certo tipo di vita, pensiamo secondo un esclusivo modello determinato in linea generale dagli standard sociali, religiosi e culturali. Seguiamo una certa fede che ci predispone a particolari credenze, precetti e dogmi, e al di là delle nostre cieche convinzioni, non vogliamo che questi status vengano scossi perché, consci o meno, sono profondamente radicati in noi. In fondo in essi ci siamo costituiti come individui e abbiamo imparato a ripetere che sono il nostro carattere, i nostri valori, la nostra unicità, la nostra vita.
Ognuno vuole essere “ragionevolmente” sicuro di sé e padroneggiare lo stato di cose a cui va incontro, preferendo il conosciuto e rifiutando l’ignoto…”
Ma vivere senza paura significa essere oltre gli schemi del mondo ordinario.
“La paura è uno dei più grossi ostacoli per sperimentare l’Essenza della Vita. Una mente intrappolata dalla paura vive nella confusione, nella sfiducia, nel conflitto, nell’inganno e perciò è insicura, petulante, ipocrita, cinica.
Vivendo in modo superficiale, educati alla competizione e alla scarsità da una società corrotta e culturalmente instupidita, siamo sovraccarichi di paure, e la paura è una condizione che deforma, distorce e intorpidisce i nostri giorni, i nostri sogni, le nostre intere vite.
Abbiamo sempre paura di qualche cosa: non esiste la paura in forma astratta, essa ha sempre una causa, è sempre in rapporto a qualcuno o a qualcosa.
Conosciamo le nostre paure? (…)
Che cosa facciamo nei confronti di queste paure?
“Esistono due Leggi a cui tutte le anime sono sottoposte e vincolate: la Legge di Causa ed Effetto, che restituisce il frutto dei propri pensieri, sentimenti e azioni, e la Legge di Affinità, in cui il simile attrae a se solo ciò che gli è affine.
La lezione che le due Leggi offrono è esplicata bene nei due principi evangelici: fai solo ciò che desideri ti sia fatto e ama il prossimo tuo come te stesso.
Per meglio comprendere questi due principi, più che valutarne gli aspetti morali o religiosi, è utile conoscere le potenzialità che essi offrono in tema di Risveglio…”. (*)
(*) Fonte: https://seialtrove.altervista.org/la-legge-dellamore-2/
Ne parlano in questa puntata de “Gli Altronauti” Mel e Yapos, apportando la loro esperienza nel Lavoro di Autoconoscenza sperimentato nel Gruppo Altrove, ed accogliendo in diretta gli interventi telefonici degli ascoltatori interessati.
“Fin dalla nascita ci è stato insegnato che il mondo è in un determinato modo, e naturalmente in questa fase non abbiamo altra scelta che accettare che il mondo sia come gli altri ci hanno detto che è. Il bambino apprende come deve sentire e come deve pensare il mondo per essere pienamente integrato e amato. Passo dopo passo, gli viene resa familiare una descrizione del mondo che egli impara a percepire, mantenere e difendere come la vera e unica realtà”.
“L’assenza del buon senso e della ragione induce gli uomini a dimenticare che la descrizione è soltanto un’interpretazione, ma prima che costoro riescano a realizzarlo, hanno ormai intrappolato la loro Essenza in una gabbia da cui emergono raramente nel corso della Vita.
Siamo intrappolati all’interno di una bolla percettiva e quello di cui siamo testimoni, e crediamo sia la nostra vita, è un mero riflesso della personale visione della realtà, ormai ridotta ad un monologo astringente proiettato sugli altri e sul mondo…” (*)
(*) Fonte: https://seialtrove.altervista.org/il-peggior-bugiardo/
Parliamo di questo tema centrale per un Lavoro di Conoscenza di sé, in questa puntata de “Gli Altronauti”, accogliendo gli interventi telefonici in diretta degli ascoltatori interessati.
Potete riascoltarla di seguito:
In questa puntata de “Gli Altronauti” parliamo di Fiducia, e di come nel corso dell’esistenza la Vita ci presenti delle prove da superare, attraverso persone che incontriamo od eventi che ci accadono (che magneticamente attiriamo): situazioni che spesso possiamo considerare vere e proprie guide… comprese le esperienze ‘negative’, se riusciamo a cogliere l’opportunità trasformativa insita in esse.
A tal proposito, Yapos parte dal racconto della sua esperienza di vissuto personale, trovando arricchimento negli spunti forniti dagli ascoltatori che intervengono in diretta.
“La Vita è una conquista fatta di opera paziente, che appare piuttosto lunga quando i suoi cicli sono tormentati dall’ignoranza insita nell’errare umano (…).
La forza per vincere le sfide della Vita è già in noi. In questa presa di cosxienza è contemplato il vero progresso spirituale dell’individuo. Solo traendo da sé ciò che è potenziale e latente, risvegliando e distillando quello che già si possiede per Divino lignaggio, può attuarsi il cammino verso lo sviluppo del proprio essere, così da realizzare il proprio e l’altrui bene.
Conoscere se stessi è in sintesi un processo di integrazione con la propria essenza Divina“. (*)
(*) Fonte: https://seialtrove.altervista.org/la-tua-volonta/
Di questa Opera di Conquista paziente parlano Mel e Yapos, apportando la loro esperienza nel Gruppo Altrove e interagendo con gli ascoltatori interessati che intervengono telefonicamente in diretta.
“L’anima incarnata nel suo cammino è sottoposta ad una lunga serie di prove, necessarie per realizzare di non essere solo un corpo fisico animato da emozioni, sentimenti e pensieri. (…)
Questa comprensione non si raggiunge con la sola conoscenza intellettuale, ma si realizza integrando se stessi e il mondo in cui si vive, imparando ad amare, a coltivare la gentilezza, a sviluppare la sopportazione e la pazienza (…).
La crescita della nostra Consapevolezza sarà completa solo quando impareremo ad esprimere, in tutte le nostre relazioni, virtù come la benevolenza, la magnanimità, la compassione e l’Amore fraterno”. *
*
Ne parliamo in quest puntata de “Gli Altronauti”, esponendo le possibilità di una via pratica di Liberazione e Integrazione, ed accogliendo i graditi interventi degli ascoltatori sul tema.
La caratteristica più rilevante dell’umano è quella di poter vivere contemporaneamente in diversi livelli di realtà, e ciò è possibile perché di fatto l’uomo possiede altri corpi oltre a quello fisico. Con il corpo fisico percepisce la materia in virtù dell’apporto dei sensi, mentre con il corpo eterico-vitale percepisce la qualità energetica della materia animata: queste due realtà sono complementari e costruiscono il livello in cui agiscono le sensazioni.
Con il corpo mentale sperimenta il mondo dei pensieri e delle idee; è la facoltà mentale che permette di fare considerazioni e paragoni tra le cose, elaborando giudizi riguardo al rapporto con il mondo e interpretazioni attraverso l’uso dell’immaginazione. Quando sperimenta il livello dei sogni e delle visioni l’uomo è nel mentale psichico in cui percepisce la Vita tramite l’impressione che Essa esercita su di lui. Nel corpo dell’Anima egli elabora e sperimenta quanto ha assimilato dalle esperienze vissute in relazione all’impatto emotivo sentito e memorizzato interiormente. Infine nella sfera Divina ha accesso al vero senso della vita filtrando la realtà oggettiva con l’interezza del proprio Essere, percepito come un ente cosxiente, ossia come stato di Consapevolezza.
*
“La Consapevolezza è influenzata sempre dal livello di attenzione con cui si considerano gli eventi sperimentati. Associare la qualità dell’esperienza alla sola piacevolezza o alla felicità che ne può derivare è ignoranza manifesta, in genere dettata da credenze personali reiterate e cristallizzate.
(…) La Realtà, essendo di per sé sempre e solo ciò che è, può essere sperimentata al meglio solo quando si è consapevoli che la Vita è un diretto riflesso di sé”.*
Ultimo di un ciclo di incontri radiofonici dedicati alla Consapevolezza, di cui traiamo le conclusioni insieme agli ascoltatori, aprendo la prospettiva a temi Essenziali come la Libertà, la natura del nostro condizionamento e le possibilità di emancipazione da esso, nonché lo Scopo stesso della vita terrena.
“Prima di diventare validi viaggiatori nel labirinto della vita reale, dobbiamo imparare che quando non sappiamo rispondere ad una domanda, se ci concentriamo su di essa e sul suo intimo perché, sarà essa stessa a suggerirci la risposta, come una domanda sempre fa; a patto di non rifugiarci in un mondo tutto nostro, dove a domande immaginarie, che nulla hanno a che vedere con la realtà, forniamo risposte preconcette, dettate dalla nostra sovrastruttura personale. Il come e il cosa servono per aprirci a domande foriere di senso, espresse dai perché dell’Essere e dell’Esistere…” *
Ne parliamo in questa puntata de “Gli Altronauti“, andata in onda venerdì 5 Aprile 2024, con il contributo degli ascoltatori che intervengono in diretta.
“La personalità inizia a formarsi poco dopo la nascita, in risposta alle esigenze della vita.
L’Essenza non può mai conformarsi naturalmente alle aspettative di coloro che ci circondano, o alla cultura e ai tempi in cui siamo nati e quindi siamo costretti ad adattarci e a rivestire l’Essenza con la personalità come strato protettivo. Questo cappotto diventa più pesante man mano che ci conformiamo alle aspettative e siamo assimilati nella società, principalmente attraverso l’imitazione e l’educazione…” *
Ne parliamo in questa puntata de “Gli Altronauti“, andata in onda venerdì 29 Marzo 2024, con il contributo degli ascoltatori che intervengono in diretta.
“Poiché l’Essenza è innata mentre la personalità si forma durante l’infanzia, possiamo capire più chiaramente lo stato dell’Essenza osservando i bambini piccoli. A un bambino, tutto sembra fresco e curioso. Tutto ciò che vede e sperimenta lo penetra profondamente e lascia un’impressione duratura.
La loro capacità intellettuale di nominare ciò che stanno vivendo è ancora non sviluppata, quindi quando vedono un filo d’erba non sanno chiamarlo erba. Un uccello è un miracolo di piume iridescenti, spettacolare nel movimento e nel canto.Man mano che il bambino progredisce verso l’età adulta, il vedere viene gradualmente sostituito dalla conoscenza, e l’Essenza è coperta da un mantello di personalità sempre più rigido e ispessito. Ciò che sperimenta non penetra più direttamente come prima, ma viene filtrato attraverso l’associazione, l’analisi, il confronto e la critica”.*
Ne parliamo in questa puntata de “Gli Altronauti“, andata in onda venerdì 16 Febbraio 2024, con l’interessante contributo degli ascoltatori che intervengono in diretta.
*
“Solo se riusciamo a individuare e coltivare in noi l’Essenza, vera volontà nell’uomo, e con la pratica quotidiana la addestriamo e la padroneggiamo, possiamo fare davvero di tutto: possiamo letteralmente muovere le montagne“.*
Ne parliamo in questa puntata de “Gli Altronauti”, andata in onda venerdì 26 Gennaio 2024, con l’interessante contributo degli ascoltatori che intervengono in diretta.
*
“Gli Altronauti” è la rubrica radiofonica del Centro Culturale “Sei Altrove”, che si occupa di Evoluzione della Coscienza tramite un Lavoro pratico di Autoconoscenza.
La trasmissione va in onda in diretta su Radio Cooperativa (libera emittente popolare veneta) ogni venerdì dalle 12.00 alle 13.30 (info: http://www.radiocooperativa.org/3/index.php/trasm-alfabetico/410-gli-altronauti).
Proponiamo l’audio integrale della puntata trasmessa in diretta venerdì 19 Gennaio 2024, in cui parliamo della “Via Mistica” come percorso di “Conversione” all’Essenza, e di come le trasformazioni nell’ambito di un Lavoro su di sé possano essere prodotte attraverso larghi cerchi di esperienze.
*
“Gli Altronauti” è la rubrica radiofonica del Centro Culturale “Sei Altrove”, che si occupa di Evoluzione della Coscienza tramite un Lavoro pratico di Autoconoscenza.
La trasmissione va in onda in diretta su Radio Cooperativa (libera emittente popolare veneta) ogni venerdì dalle 12.00 alle 13.30 (info: http://www.radiocooperativa.org/3/index.php/trasm-alfabetico/410-gli-altronauti).
Proponiamo l’audio integrale della puntata trasmessa in diretta venerdì 12 Gennaio 2024, in cui parliamo di “Conversione” all’Essenza.
“…All’uomo è dato di determinare le pieghe del proprio destino ed essere luce del suo stesso Sole…”
Con l’Auspicio di essere illuminati, riscaldati, vivificati, irradiati e guidati dal proprio Sole Invicibile interiore, in un cammino esperienziale di Auto-conoscenza abbiamo la possibilità di accedere a tre Strumenti decisivi: Attenzione, Presenza e Portamento. In questa puntata approfondiamo alcuni aspetti relativi ad essi, cogliendo l’occasione per tirare le somme di un anno solare che giunge al termine.
“L’attenzione è lo strumento primario dell’Essere essenziale. Attenzione, Presenza e Portamento sono lo scettro trino del Maestro del Cuore.
“In assenza d’Attenzione, le nostre percezioni (…) sono errate perché frutto delle nostre elucubrazioni, delle suggestioni distorsive a cui per meccanicità siamo continuamente indotti sperperando gran parte della nostra energia creativa”.
“In genere, non vediamo quello che c’è, ma solo quello che ci aspettiamo ci sia. Dobbiamo imparare a percepire le cose come esse sono, non come la nostra mente, i sentimenti e le pulsioni desiderano che siano”. *
Ne parliamo in questa puntata pre-natalizia de “Gli Altronauti“, mettendo in relazione l’esperienza di Lavoro del Gruppo Altrove con le impressioni degli ascoltatori che intervengono sul tema.
“Gli Altronauti” è la rubrica radiofonica del Centro Culturale “Sei Altrove”, che si occupa di Evoluzione della Coscienza tramite un Lavoro pratico di Autoconoscenza.
La trasmissione va in onda su Radio Cooperativa (libera emittente popolare veneta) ogni venerdì dalle 12.00 alle 13.30 (info: http://www.radiocooperativa.org/3/index.php/trasm-alfabetico/410-gli-altronauti).
Proponiamo l’audio integrale della puntata trasmessa venerdì 15 Dicembre 2023, in cui parliamo del “Rischio di Essere“.
“Lo Scopo principale del nostro Lavoro è accedere ad un nuovo stato di Cosxienza per sviluppare, attraverso la pratica e lo studio di sé, un incisivo Potere di trasformazione.
Non bisogna dimenticare che l’osservazione focalizzata, la pazienza, la buona volontà e una discreta conoscenza dei propri veicoli (mentale, emozionale e fisico) sono qualità indispensabili per iniziare qualsivoglia via rivolta alla conoscenza di sé”. *
Ne parliamo in questa puntata de “Gli Altronauti”, con interventi in diretta degli ascoltatori di Radio Cooperativa. Buon ascolto.
* Testo completo: https://seialtrove.altervista.org/lo-scopo-del-lavoro-2/
Essere davvero operativi nel mondo, non vuol dire avere una famiglia, un lavoro e una posizione sociale, ma equivale a mettere in pratica ciò in cui davvero si crede*.
Questo spunto apre la settima stagione degli Altronauti, dopo la pausa estiva che ha contrassegnato la chiusura della stagione 2022-2023. Yapos lo commenta alla luce dell’esperienza formativa vissuta nel centro Altrove a contatto con gli insegnamenti di Hermes e con il Gruppo.
Con l’occasione, grazie agli interventi degli ascoltatori si affrontano temi quali il conformismo, il rapporto con gli altri, l’Aspirazione ad essere se stessi, l’egoismo, l’altruismo, la ricerca della Felicità, ma soprattutto il contatto con la Realtà dell’Essere al di là delle convinzioni illusorie, che possiamo chiamare “Risveglio”.
In questa puntata, parliamo delle innumerevoli e variegate sfaccettature che il nostro “io” assume… quotidianamente. Un carnevale, spesso, con veri e propri personaggi in cerca d’autore che si intervallano sul palcoscenico della nostra vita (fatta di pensieri, di emozioni…), come se quella che a noi sembra un’identità solida (la nostra personalità) fosse invece una grande carovana… di artisti, commedianti, ma anche truffatori, bambini dispettosi, ‘buoni’ e ‘cattivi’… angeli, e demoni.
Dove conduce l’Avventura terrena? Nella puntata di oggi affrontiamo questo enigma, che nei secoli ha trovato molte possibili risposte da parte delle tradizioni sapienziali di tutto il pianeta, ma che tuttavia ci trova oggi come ieri ancora spiazzati, stupiti… uno stupore che ci accomuna agli ascoltatori di Radio Cooperativa, che intervengono in diretta sul tema.
Nel dialogo, “il filo comune di tutti i punti di vista si palesa in una naturale diversità di visione”, ed ogni visione è determinata dallo Stato di Cosxienza da cui si vede (vedi qui).
“Per comprendere la propria interiorità occorrono non solo umiltà e ricettività, ma anche una posizione attiva e solare per “coagulare” ciò che si è appreso e compreso, fissarlo sul piano della cosxienza più che della mente”. [continua qui]
Ne parliamo in questa puntata, mettendo a confronto gli insegnamenti vissuti nel Centro Altrove con la “realtà” sociale del mondo in cui viviamo.
“Esistono solo le cose che abbiamo realizzato attraverso la nostra personale esperienza poiché sono anche le uniche che conosciamo davvero; tutto ciò che abbiamo studiato, udito o letto sono solo belle fantasie”.
“Tuttavia, neanche ciò che è conosciuto è venerabile, giacché il noto si trova entro il raggio della nostra comprensione, mentre è venerabile soltanto ciò che ci anima e ci trascende…”.
Yapos commenta questo spunto di riflessione (che potete leggere per intero qui), attraverso l’esperienza maturata nel centro Altrove.
Yapos prende spunto da una breve lettura per raccontare la sua esperienza di contatto con l’insegnamento di Hermes, che lo ha aiutato a far luce sulle proprie limitazioni inconsce: veri e propri sistemi di difesa automatica della personalità a cui siamo abituati ma che, spesso, impediscono di cogliere la Realtà in modo recettivo per farne tesoro, limitandoci a vivere esclusivamente il mondo (spesso piccolo) del nostro vissuto esperienziale, ovvero del nostro passato.
Grazie ai contributi degli ascoltatori, vengono affrontati con l’occasione diversi temi, tra cui le relazioni con gli altri, l’ascolto, l’apertura mentale, la rigidità e la flessibilità, la vera ‘maturazione’ interiore.