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Archivio dei tag Conoscenza

LE COAGULAZIONI ASTRALI SECONDO GIULIANO KREMMERZ

L’astrale è una zona oscura che è in noi, nella quale sono immagazzinate le cose pensate, udite, e tutto ciò che proviene dall’esperienza dei nostri sensi. La nostra zona astrale ha origine da quel fondo astrale che chiamiamo: “forza o corrente astrale”.

Circa le ipotesi sulla costituzione di questa forza, è stato detto che essa emana da una parte costituente il nostro apparato nervoso; sono arrivati perfino ad affermare che la forza astrale è una maniera particolare di manifestazione delle forze nervose; si son fatti esperimenti sopra diverse parti del sistema nervoso del nostro organismo, per vedere se l’astrale appartenesse alla tale o alla tal’altra zona nervosa; si è sostenuto che la forza astrale non fosse che magnetismo animale, ma tale idea è stata abbandonata quando si è riusciti a dimostrare che il magnetismo animale ha origine da un centro di azione molecolare, non da forza nervosa.

GIULIANO KREMMERZ: 3ª CONFERENZA ALL’ACCADEMIA PITAGORA

[Prima Conferenza: leggi qui]

[Seconda Conferenza: leggi qui]

*
 
Conversazione tenuta da Giuliano Kremmerz all’Accademia Pitagora di Bari il 18 Febbraio 1921
 
 

 

Nel riorganizzare il Circolo, si è resa necessaria la formazione di vari gruppi, a seconda delle tendenze e delle prerogative personali. Ma l’assegnazione ai vari gruppi non deve generare tra i fratelli alcun risentimento personale, perché, come facilmente si comprende, anche persona di alto ingegno e adatta per un genere di lavoro, può non avere le qualità necessarie per altri di genere diverso.
Farò comprendere con un esempio il metodo seguito nella formazione dei gruppi suddetti. Nel rifiorire degli studi religiosi, verificatosi dopo la guerra, abbiamo assistito, per così dire, a molte conversioni.

Fra queste, interessante per l’autorità della persona, quella dello scrittore inglese Conan Doyle, il quale ha recentemente pubblicato un libro per la volgarizzazione di una missione che egli chiama “Nuova religione” che ha riscosso l’applauso di molti, specie nei paesi di lingua inglese, dove l’autore è conosciutissimo, ed anche in Francia ed in Germania. Questa nuova religione è una trasformazione del Cristianesimo, in quanto egli allaccia il Cristianesimo con lo spiritismo e le investigazioni di laboratorio, facendo di tutto una bella e poetica esposizione. Da poeta quale egli è, una bella ispirazione individuale egli trae dalle sue nuove teorie, quando parla di Gesù Cristo e dei suoi 12 Apostoli. Ammettendo il Cristo storico, venuto dalle associazioni terapeutiche esseniche, egli delinea il seguente quadro: Quest’uomo straordinario, la cui influenza doveva essere immensa in un’epoca successiva, era seguito da una grande turba di credenti. Dovendo fra questi scegliere i suoi apostoli, egli non guardò al merito individuale, ma – dice l’autore -guardò i suoi seguaci e ne scelse dodici. Questi dovevano essere i suoi medii, come dice l’autore, medii cioè dello Spirito Santo che involgeva e inspirava il Cristo e ad essi era affidata la missione di parlare dopo di lui. – Il Cristo, dunque, scelse gente povera, ignorante, ed ebbe la felicità di scegliere guardando.

Analogamente immaginate che io, guardando ciascuno di voi, scorga qualche cosa che mi induca a determinare l’assegnazione ad uno, piuttosto che ad un altro gruppo di studi e di pratiche speciali. Questa scelta non è dunque arbitraria, esula da qualsiasi idea personale ed è dettata dalla conoscenza delle occulte qualità di ciascuno, che si rendono palesi a chi è più innanzi di voi e guarda a voi con occhio illuminato.
Passando ad altro argomento, un avvertimento importante è necessario tener ben presente da tutti coloro che fossero interessati da qualche ammalato, e cioè di non influire mai con l’azione personale. L’ammalato che domanda aiuto, lo domanda alla catena; e l’aiuto arriva non per la nostra presenza, la quale invece lo inceppa. Il contatto con l’ammalate determina la fede verso l’individuo come tale, non come anello della catena che richiama la forza magnetica di questa.
Bisogna dunque astenersi assolutamente dai continui rapporti con l’ammalato, eccezione fatta per coloro che esercitano la medicina, poiché diversamente facendo, l’ammalato ottiene meno di quanto dalla catena potrebbe ottenere, e colui che si sostituisce alla catena resta come un pezzo isolato di questa. Passo ora a trattare di un importante argomento. Troverete spesso ripetute nei miei scritti le espressioni: astrale, corpo astrale, zona astrale. Volgarmente per astrale si intende ciò che viene dagli astri.

Guardiamo invece all’origine della parola, di cui ho scritto nel Mondo Secreto.

IL PROCESSO DELLA PERCEZIONE

Un’ispirazione dagli scritti di Massimo Scaligero:

Il processo della percezione si svolge a un livello della coscienza, all’altezza del quale l’uomo è dormente e sognante.
Le percezioni egli non le ha come realmente si formano, ossia con una coscienza del loro processo, ma unicamente là dove esse sollecitano la « memoria » istintiva — che può così sostituirsi all’atto interiore richiesto nell’essenza dal contenuto percettivo — e sorgono disanimate in forma di rappresentazioni. L’esclusiva esperienza sensuale delle sensazioni riassume tipicamente tale quadro, essendo qui attenuata al massimo la presenza del Principio interiore per il quale invero le sensazioni si dànno e la cui testimonianza impotente, invece, si riduce a farle assumere, così alterate, come dati reali.
Una tale esperienza animale mentalizzata è inevitabile che, come condizione-base dell’uomo attuale e perciò della sua Cultura, costituisca l’ostacolo alla reale conoscenza.

Il processo della percezione si svolge a un livello della coscienza, all’altezza del quale l’uomo è dormente e sognante.
Le percezioni egli non le ha come realmente si formano, ossia con una coscienza del loro processo, ma unicamente là dove esse sollecitano la « memoria » istintiva — che può così sostituirsi all’atto interiore richiesto nell’essenza dal contenuto percettivo — e sorgono disanimate in forma di rappresentazioni. L’esclusiva esperienza sensuale delle sensazioni riassume tipicamente tale quadro, essendo qui attenuata al massimo la presenza del Principio interiore per il quale invero le sensazioni si dànno e la cui testimonianza impotente, invece, si riduce a farle assumere, così alterate, come dati reali.
Una tale esperienza animale mentalizzata è inevitabile che, come condizione-base dell’uomo attuale e perciò della sua Cultura, costituisca l’ostacolo alla reale conoscenza.

ALTRONAUTI: LA VISIONE NON DUALE

Puntata radiofonica di venerdì 31 Maggio 2024

“La visione non duale è una delle realizzazioni possibili che riconosciamo e sperimentiamo nel Lavoro di Conoscenza di sé, ed è profonda, importante e risolutiva. Essa riconosce che tutte le forme e le manifestazioni da noi percepite sono inseparabili dalla loro natura, che è il fondamento della Realtà.
Tuttavia, per l’unicità di ogni individuo esistono numerose realizzazioni non duali, che dipendono dal modo in cui il fondamento della Realtà viene inteso ed esperito…” (*)

(*) Fonte: https://seialtrove.altervista.org/globale-e-non-duale/

Ne parliamo in questa puntata de “Gli Altronauti”, accogliendo gli interventi telefonici in diretta degli ascoltatori interessati.

ALTRONAUTI: LA REALTÀ CHE SIAMO (ESSENZA E PERSONALITÀ)

Puntata radiofonica di venerdì 16 Febbraio 2024

 

“Poiché l’Essenza è innata mentre la personalità si forma durante l’infanzia, possiamo capire più chiaramente lo stato dell’Essenza osservando i bambini piccoli. A un bambino, tutto sembra fresco e curioso. Tutto ciò che vede e sperimenta lo penetra profondamente e lascia un’impressione duratura.
La loro capacità intellettuale di nominare ciò che stanno vivendo è ancora non sviluppata, quindi quando vedono un filo d’erba non sanno chiamarlo erba. Un uccello è un miracolo di piume iridescenti, spettacolare nel movimento e nel canto.

Man mano che il bambino progredisce verso l’età adulta, il vedere viene gradualmente sostituito dalla conoscenza, e l’Essenza è coperta da un mantello di personalità sempre più rigido e ispessito. Ciò che sperimenta non penetra più direttamente come prima, ma viene filtrato attraverso l’associazione, l’analisi, il confronto e la critica”.*

 

Ne parliamo in questa puntata de “Gli Altronauti“, andata in onda venerdì 16 Febbraio 2024, con l’interessante contributo degli ascoltatori che intervengono in diretta.

ALTRONAUTI: ATTENZIONE, PRESENZA E PORTAMENTO

Puntata radiofonica di venerdì 22 Dicembre 2023

“L’attenzione è lo strumento primario dell’Essere essenziale. Attenzione, Presenza e Portamento sono lo scettro trino del Maestro del Cuore.

“In assenza d’Attenzione, le nostre percezioni (…) sono errate perché frutto delle nostre elucubrazioni, delle suggestioni distorsive a cui per meccanicità siamo continuamente indotti sperperando gran parte della nostra energia creativa”.
“In genere, non vediamo quello che c’è, ma solo quello che ci aspettiamo ci sia. Dobbiamo imparare a percepire le cose come esse sono, non come la nostra mente, i sentimenti e le pulsioni desiderano che siano”. *

Ne parliamo in questa puntata pre-natalizia de “Gli Altronauti“, mettendo in relazione l’esperienza di Lavoro del Gruppo Altrove con le impressioni degli ascoltatori che intervengono sul tema.

ALTRONAUTI: L’UNIVERSO… È ETERNO?

Altronauti – puntata di venerdì 30 Giugno 2023

Intrapreso il cammino interiore, per preservarsi da possibili errori è buona regola non credere ad alcuna cosa solo perché la si è letta o sentita dire; non credere a prescindere dalle tradizioni che ci arrivano vecchie ed alterate dalla babelica interpretazione umana; non credere a quello di cui molti parlano come illuminante, sacro e vero… (…)

Il saggio accetta come Verità infallibile, e vive secondo essa, solo ciò che la sua personale ricerca traduce in viva esperienza, perché corrisponde alla propria emancipazione interiore, al suo bene e al bene degli altri suoi simili, e al suo intimo benessere”. (*)

Con questa premessa, accogliamo le considerazioni, interpretazioni e risposte degli ascoltatori su un altro quesito di natura profonda relativo alla nostra stessa origine e vita: l’Universo è stato creato o è eterno?

ALTRONAUTI: ‘CONOSCENZA’ ED ESPERIENZA

Gli Altronauti – Puntata di venerdì 5 Maggio 2023

“Esistono solo le cose che abbiamo realizzato attraverso la nostra personale esperienza poiché sono anche le uniche che conosciamo davvero; tutto ciò che abbiamo studiato, udito o letto sono solo belle fantasie”.
“Tuttavia, neanche ciò che è conosciuto è venerabile, giacché il noto si trova entro il raggio della nostra comprensione, mentre è venerabile soltanto ciò che ci anima e ci trascende…”.

Yapos commenta questo spunto di riflessione (che potete leggere per intero qui), attraverso l’esperienza maturata nel centro Altrove.

DANE RUDHYAR: ERUDIZIONE vs SAGGEZZA

Gli Altronauti – puntata di Venerdì 9 Dicembre 2022

In questa puntata parliamo della Saggezza, ovvero di una forma di Conoscenza esperienziale e qualitativa, diversa dalla semplice erudizione, che è invece fondata sulla quantità di dati trasmessi o ricevuti. Una Saggezza poco presa in considerazione, rispetto all’enorme importanza che l’analisi intellettuale ha assunto nella vita odierna, rispecchiata dal dominio del sapere specialistico sopra ogni altra forma di conoscenza e di Coscienza, e che spesso è da ricercarsi proprio… dentro di noi.

IL VALORE DELLA SAGGEZZA

 

Qualche anno fa ho vissuto durante l’estate in un piccolo villaggio piuttosto primitivo sulle montagne della Svizzera francese. Intorno alla torre cinquecentesca che era stata ristrutturata e dove ho soggiornato, un vigneto abbastanza grande veniva coltivato dagli antichi abitanti del villaggio. Li ho visti ripetere a intervalli di una settimana due tipi di operazioni meticolose sulle vigne che la mia mente pratica intellettuale pensava si potessero eseguire contemporaneamente, risparmiando manodopera. Ne parlai con la vecchia signora che puliva le mie stanze, chiedendole perché le due operazioni non avrebbero potuto essere fatte insieme. Lei sembrò sorpresa dalla domanda, esitò, poi disse: “È sempre stato fatto così”. Dopo un momento di quello che sembrava essere un pensiero difficile, ha aggiunto: “Alla vite piace di più così”.

La conoscenza del modo in cui una specie di pianta, e la natura in generale, “ama di più” è un tipo di conoscenza molto diversa dal nostro moderno tipo di conoscenza tecnologica. È un tipo qualitativo, non quantitativo. È un “sentire-conoscere”. Non riduce la situazione ad alcune quantità chimiche e ad una serie di misurazioni sul flusso di linfa, o sull’influenza del calore sui tessuti, e così via. Si basa su un tipo di empatia vivente e organica tra l’uomo e la natura – l’uomo all’interno della biosfera alle cui attività partecipa.

VISIONE E CONOSCENZA

Gli Altronauti – puntata di venerdì 10 settembre 2021

Nella vita di tutti i giorni «possiamo vedere una forma, ma non possiamo conoscerne la natura attraverso i sensi. Il pensiero conosce le forme ma non può afferrare la realtà che è dietro di esse, la realtà di quel che siamo, che appare prima e dopo ogni pensiero o sentimento. Quello di cui facciamo esperienza (suoni, forme, colori, pensieri) non può esistere senza uno sfondo, ma questo sfondo non può essere percepito dai sensi e dunque resta non visto, non sperimentato…».*

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