«Non dovremmo mai ingannare noi stessi, poiché i nostri pensieri e le nostre intenzioni si riflettono insidiosamente sugli altri».
«Quello in cui sono immerso oggi, ciò che chiamo “la mia esperienza”, è il massimo, l’ideale, su cui strutturare la mia indagine conoscitiva. Il luogo in cui risiedo, le persone con cui lo condivido, le relazioni esterne, sono tutte materiale di studio e di indagine per comprendere i miei mondi interiori. Ogni resistenza, ogni costrizione, ogni processo con cui entro in contatto, è la proiezione di un “qualcosa” o un “qualcuno” che porto dentro».
Commentiamo insieme agli ascoltatori queste parole, valido spunto per un’indagine autoconoscitiva che parta dal quotidiano, tratte dal libro «Un Tuffo dal Profondo – La Fonte Inesauribile»
*testo completo qui: https://seialtrove.altervista.org/esistere-in-cosxienza/
Di seguito puoi riascoltare la puntata: