Nella perdita dei punti di riferimento che hanno contraddistinto la nostra epoca, quali i valori della famiglia, il senso di istituzioni democratiche eque, nella ricerca di libere opportunità di espressione creativa e nella ricerca della sicurezza e stabilità economica, rimaniamo oggi, consci della realtà, vittime, di grandi illusioni… Sì, nelle attuali condizioni per molti volte alla pura sopravvivenza, emerge molto spesso il limite. Abbiamo la sensazione di trovarci costretti all’interno di impostazioni mentali che predicano la libertà ma che tradiscono una grande rigidità, che ci fanno sentire prede di qualcosa di più grande, fautori di azioni che spesso non comprendiamo e portatori di idee e valori che in fondo, non sappiamo se sono nostre e quali origine abbiano… I nostri figli si trovano ad indossare inconsapevolmente tutti i “fantasmi” della nostra società e dell’eredità che involontariamente gli trasmettiamo. Una società di possenti illusioni, fondata sulla ricerca di piaceri di “facile consumo”, di immediatezze che spesso non lasciano nulla, di spiritualità da supermercato, di ricchezze materiali che mascherano mancanze di altra natura… il tutto confuso da politiche poco credibili che sfociano in proclami e sentenze che oramai non ci fanno più sentire a posto nemmeno quando possediamo l’auto di moda, l’ultimo modello di cellulare o l’abito firmato. I bambini lo vivono di riflesso e spesso con maggiore severità: si trovano circondati da modelli confezionati ai quali devono aderire se vogliono sentirsi amati ed apprezzati com’è loro esigenza e necessità. E noi adulti “consapevoli” di tali giochi, cosa possiamo fare? Avviarci verso un nuovo paradigma alla riscoperta dei colori di una vita che realmente valga, valga per noi stessi, per le cose conquistate, per i piccoli progetti realizzati, per un oggetto costruito da sé, per le singole gioie vissute quotidianamente. È un complesso impegno da parte di tutti di rivalutazione e rivalorizzazione delle cose, è vero, ma forse è una delle più significative “mosse” strategiche da avviare perché noi e i nostri figli possiamo avere le condizioni per vivere in un prossimo futuro una vita più felice e degna di essere vissuta…La visione “virtuale” del mondo che passa attraverso lo schermo di un computer -la nostra mente minore- si trova spesso a sostituire le immagini delle cose che appartengono alla vera realtà della vita quotidiana. In questa epoca in cui idolatriamo il mondo, noi e i nostri bambini siamo figli di un sistema che ci “bombarda” proprio questo tipo di informazioni: tutto è grande, colorato, forte, intenso, a volte invadente… il web, le televisioni, i videogiochi, la pubblicità, i cartoni insegnano loro come tutto sia possibile, come si possa superare ostacoli con un semplice balzo, come sia possibile controllare la vita quasi si trattasse di una semplice accumulazione di “livelli”, come anche le amicizie non siano altro che volti anonimi in un social network…. E allora, trovarsi immersi in un mondo senza “schermate” ma riempito di autenticità, del vero, di un tornare alle origini può costituire ed essere oggi un’esperienza privilegiata che ci permette di “sintonizzarci” con la semplicità del linguaggio della Vita. Tutto in fondo è semplice e spontaneo, basta scegliere dove vogliamo essere.
Il mondo attuale, imbarbarito dalla cieca comunicazione sociale può e deve ritornare ad essere terreno di incontro e condivisione vera, recuperando tempo per guardare dentro noi stessi, perché solo nella nostra evoluzione, nella semplicità dei gesti quotidiani si può recuperare il valore di una crescita autentica e originale per creare il nuovo paradigma a cui tutti noi siamo traghettati in questa nuova era.
Un augurio speciale che tutti voi possiate contribuire fattivamente a questo transito, a cui volente o nolente tutti noi siamo chiamati.
Grazie
Hermes