La più alta aspirazione dell’uomo si è sempre incentrata nella ricerca del Divino, della perfezione, della libertà, della verità e della gioia assolute, dell’immortalità. Questa ricerca sembra costituire l’elemento più essenziale della natura umana, e sopravvive anche ai più lunghi periodi di scetticismo.
Sebbene vi sia una palese contraddizione fra questa aspirazione e la condizione umana attuale, che è basata sull’imperfezione, la mortalità, la schiavitù a certe necessità meccaniche, ciò non costituisce un argomento finale contro la sua validità. Le contraddizioni fanno parte del metodo della Natura.
Questa aspirazione può essere realizzata grazie a una rivoluzione individuale, oppure per mezzo di un processo evolutivo generale.
I problemi dell’esistenza sono fondamentalmente problemi di armonia.
Armonizzare il principio vitale con la materia inanimata è stato il primo problema evolutivo che la Natura si è trovata di fronte e che cerca di risolvere sempre più efficacemente; la sua soluzione definitiva consisterebbe nella creazione di un corpo fisico libero dal decadimento e dalla morte.
Armonizzare la mente cosciente con una vitalità semicosciente è stato il secondo problema evolutivo della Natura; la sua soluzione riposerebbe in un completo e perfetto utilizzo della conoscenza in un corpo vivente.
Armonizzare lo spirito immortale con una mente, un’energia vitale e un corpo mortali è il terzo problema evolutivo della Natura; la sua completa soluzione si attuerebbe nell’emergenza di un essere divino.
Sembra non esserci alcuna ragione per cui il principio vitale si evolva dagli elementi materiali o la mente dalla forma vivente, a meno che la vita non sia già involuta nella materia e la mente nella vita. In tal caso è logico ammettere che oltre la coscienza mentale possano esserci stati superiori. Alla luce di ciò, lo slancio dell’uomo verso il Divino costituisce l’impulso imperativo per mezzo del quale la Natura cerca di svilupparsi oltre la mente.
Come la Natura ha stabilito la vita nella materia, e la mente nella vita, allo stesso modo essa ha stabilito nella mente l’impulso verso l’evoluzione di quanto supera la mente, ossia la coscienza sopramentale e spirituale. Ogni impulso si giustifica con la creazione dei necessari organi e facoltà.
L’animale è un laboratorio vivente nel quale Madre Natura ha elaborato l’uomo; l’uomo potrebbe essere il laboratorio vivente e pensante nel quale dovrà elaborare l’oltreuomo, ovvero un essere dotato di natura divina.
Sri Aurobindo, da La vita divina