Eco del cielo! Cuore sacro!
perché,
perché rimani muto tra chi vive?
Dormi, tu che sei libero
da uomini senza Dei
bandito in eterno nella notte?
Non veglia forse, come prima,
la luce dell’etere?
E non fiorisce l’antica madre, la terra?
E non vige qui come altrove
la legge dello spirito,
del sorridente amore?
Tu solo no, non più!
ma ti ammoniscono i Celesti,
e grande quieto soffia,
plasmando,
come su un campo spoglio,
il respiro della natura su di te,
che pervaso dall’anima tutto rasserena.
Per Geova! Assai presto i boschi
non canteranno soli la lode della vita,
perché è tempo
che dalla bocca degli uomini si annunci
nuovamente l’anima più bella.
Allora, amando con più forza,
alleato dei mortali,
si formerà l’Elemento e con ricchezza,
nella gratitudine dei devoti figli,
il seno della terra,
infinito, si dispiegherà
e i nostri giorni saranno ancora come i fiori,
e il Celeste Sole si vedrà
distribuito
in alleanza quieta
e ancora lieta nei lieti
si ritroverà la luce.
Ed egli che tacito impera
preparando
il futuro ignoto, il Dio, lo Spirito,
nella parola umana,
nel giorno magnifico
agli anni a venire si rivelerà
come un tempo.
poesia di Friedrich Holderlin