«Affinché la cosxienza dell’uomo sia sufficientemente ampliata per comprendere l’intera Terra e per rendersi conto che l’umanità ha una funzione ben definita da svolgere come “organo” all’interno dell’organismo totale del pianeta, l’uomo non può non individualizzarsi, cioè spersonalizzarsi e liberarsi dalla schiavitù psichica corrotta delle condizioni socio-culturali e geografiche, le stesse che lo rinchiudono in una complessa ragnatela mentale-virtuale, costituenti valori e credenze “tribali di massa”.
Gli uomini hanno sviluppato un tipo di mente cosxiente e oggettiva, e possono dunque porsi e porre domande pertinenti alla Realtà in cui sono immersi e comprenderne significato e senso.
Per liberarsi dall’inganno delle apparenze, l’ego collettivo deve innanzitutto credere nell’abbondanza e nell’eterna pienezza dell’Essere.
Bisogna superare le abitudini alla scarsità, causa prima della competizione e generatrice dei fantasmi della paura e della colpa che limitano la vera Essenza nell’uomo…». *
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