Ogni Forma divina che si costituisca in modo visibile e concreto su questo piano ha in sé il suo Magnete, il suo Cuore pulsante, la sua Luce segreta, e quanto più questo Cuore diviene nucleo centrale e autentica espressione di una profonda e intima Ragion d’Essere, ben oltre i limiti dettati dalla personalità e dall’ego, tanto più potente e paradossalmente arduo è il compito che sorge all’orizzonte di tale Ente.
Il gruppo indivisibile ‘Sei Altrove’ ha il suo Cuore pulsante in Hermes, senza il quale non potrebbe esprimere la propria naturale originalità. Vi è di per sé qualcosa di sovrumano in chi, senza mai venire meno, riesca a condurre il proprio destino sottoponendosi e sacrificandosi costantemente ad un fine più vasto e ad uno Scopo che si prefigga, senza esclusione di colpi, di restituire Dignità alla Vita; quella Dignità Ontica che l’ignoranza e la conseguente paura hanno rubato agli esseri umani. Non a caso Hermes, dio dell’astuzia, incarnante il ruolo di messaggero tra Terra e Cielo evoca nel presente una cosmogonia immortale altrimenti lontana o studiata per finta. La sua figura è rappresentata mentre fende il caduceo simbolo di unione degli opposti, di guarigione e rinascita, di risveglio, e di profonda capacità di mediazione tra quegli abissi di tristezza e infelicità nei quali sembriamo tutti a turno poter sprofondare, e quelle vette apparentemente irraggiungibili dove idealizziamo essere custodito il segreto di una più vasta Gioia e di una Pienezza più profonda.
A quanto pare, in questo momento storico e culturale, le anime devono essere riscattate con astuzia; l’oscurità che le trattiene è proseguita ben oltre il suo fine ‘evolutivo’ e sebbene l’uomo non abbia altri impulsi per sottoporre se stesso ad un cambiamento, se non il bisogno di uscire da un’insostenibile sofferenza psicofisica, è possibile mostrare un cammino diverso in cui percepire e coltivare la Possibilità, non più molto remota, di realizzare princìpi quali Uguaglianza, Fratellanza, Equanimità. È un arduo compito quello di tirare letteralmente fuori l’Essenza pura da chi si è completamente identificato in strutture di personalità di facciata non sapendo, perché forse ha “dimenticato”, che vette e baratri sono stati di coscienza puramente interiori. Vedere volti autentici dietro a maschere di ogni tipo è un dono, offerto a chi ha scelto consapevolmente di indossarle, facendone esperienza… se non tutte di sicuro una buona parte, perché se così non fosse non ci sarebbe la comprensione necessaria per porgere nessun tipo d’aiuto.
Compreso questo si può immediatamente intuire quale sacrificio sia richiesto e quale dono di sé sia necessario per offrire se stessi a Servizio del prossimo, del NOI, dell’umanità, senza pretese, senza aspettative, senza arrogarsi nessun appellativo di maestro, guru, guida, leader o capo… Tutto viene da sé, e spontaneamente, in ognuno che gli si avvicina, affiora ciò che Hermes rappresenta ed è, dipende da quanti passi si sono fatti sul cammino e da quanto al Cuore serve ricordare in quel preciso istante…
Lem
per il Gruppo Altrove