PARTE 2
Abbiamo per abitudine scambiato la Libertà per l’autonomia e l’indipendenza, e la manipolazione dei sentimenti e delle emozioni per Amore.
In questo stato di ipnosi di massa non compiamo (e ancor meno prendiamo in considerazione) azioni che minaccino la nostra pseudo sicurezza o alterino la nostra abitudine a vivere “tirando avanti” salvaguardando i piccoli “orticelli” (famiglia, casa, lavoro, ferie, conto in banca) che ci permettono al massimo di sopravvivere, sperando che qualcosa prima o poi cambi.
Se continuiamo a far finta che tutto ciò sia normale, perseverando a vivere con noncuranza e indifferenza, badando solo all’utile privato e alla mera soddisfazione personale che mai è e mai sarà paga, in realtà in questo tempo di rinnovamento, stiamo scegliendo il suicidio non solo nostro ma dell’umanità.
Questa ammissione dei fatti non sfocia in una colpa; non puoi incolpare il cieco di non vedere oppure il sordo di non sentire, ma puoi aiutarli a utilizzare gli altri sensi per continuare a contribuire all’evoluzione della Vita.
Il Servizio, per colui che ha preso Cosxienza di questa Verità, è per me un dovere animico, al di là di ogni costrutto mentale, etico, morale o fisico.
Potremmo pure essere elogiati per i nostri contributi, ma se manca una profonda con-sapevolezza dell’Essenza della nostra Vita, una percezione chiara del significato dell’Esistenza Umana e di cosa realmente veniamo qua a fare, i nostri contributi non raggiungeranno nè le radici dell’infelicità individuale nè tantomeno di quella umana.
Questa Rivoluzione è interiore, squisitamente e ferocemente interiore e profonda.
Continua…
Hermes
Tratto da un diario del 25 Aprile 2015