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IL SEME CHE SEI – 16 OTTOBRE

Testo redatto dalla fedele trascrizione dell’incontro tenuto da Hermes con gli allievi del Centro Altrove


download-9 È necessario creare Azione. Non è sufficiente solo pensare di Fare.
Alcuni di voi vivono un forte senso del dovere. Se subliminato, questo senso del dovere  diviene un senso di Responsabilità. Questa forma annulla lo scambio, poiché non si basa  più su un dare-avere. Questo schema viene sostituito da donare-ricevere. Ma ricevere  cosa? Ricevere ciò che arriva, consapevoli di aver fatto del proprio meglio, accettate il  risultato perché accettate voi stessi. Iniziate ad accettare il risultato che avete prodotto  al meglio delle vostre possibilità e capacità, e inizierete ad accettare voi stessi.
Conoscere e sapere va bene, è importante, ma se non accompagnati da un Fare e da un  Essere, ossia se non si sviluppa e fissa l’esperienza, restano solo vana conoscenza e vano  sapere.
Vi faccio ancora questa domanda: vi accettate? Quando siete arrivati qui vi accettavate? No. Ora vi accettate? In parte. Alcuni di voi si accettano più di prima. Ma è  ancora una accettazione parziale.
Accettarsi vuol dire amarsi per come si è, poco o tanti che siamo. Perché parliamo di questo?
Cosa venite a fare qui? Venite a prendere e apprendere uno strumento, che va in comunione con la vostra parte vera, affinché posiate raggiungere, nell’accettazione di ciò che siete una vita migliore.
Noi siamo ciò che pensiamo. Questa cosa so che si fa fatica a capire, figurarsi a comprendere! Cosi come siamo ciò che mangiamo! Cosi come siamo ciò che cuciniamo! Potrei fare altri esempi, ma in sintesi ciò che voglio dire è che attraverso una visione più ampia di ciò che facciamo, di ciò che diciamo ecc. possiamo sempre capire dove siamo.
Il presupposto che vi muove al percorso che venite qui a fare è la seguente domanda: “cosa vengo a prendere?” Deve essere ben chiaro che non dovete sviluppare questo percorso ponendovi la domanda: “cosa vengo a fare o dare?” Qui non venite a dare niente, venite a sviluppare un Lavoro che serve prima di tutto a voi stessi. E venite ad apprendere e a prendere uno strumento. Per il resto, quando pronti, qui venite a donare qualcosa, donare voi stessi.
E’ la macchina che vi fa partire dal presupposto: “cosa sono venuto a dare?” La macchina, abituata allo scambio vi fa vedere sempre qualcosa che qui non esiste. Presunzione, arroganza, orgoglio: si maturano anche per questo. Si ha necessità di realizzarla questa cosa. Possiamo essere generosi ma di fatto non sappiamo donare noi stessi. Donarsi equivale a non avere aspettativa. Lo scambio è insito nel Dono.
Stiamo parlando di Responsabilità. Arriverete, sviluppando questo Lavoro, all’ Autoresponsabilità. Il momento in cui arriverete a guardare prima gli altri e poi voi stessi vi farà arrivare a qualcosa che non avete nemmeno in memoria! Ce l’avete in potenza, ma non l’avete ancora sviluppata.
Vi appesantite? Espandetevi. Vi sentite limitati? Superatevi. Voi siete una summma di limiti. Significa che siete una summa di possibilità.
I processi che dobbiamo superare sono proprio quelli che emergono e si mettono a nostra protezione. Protezione? Ma da cosa? Ad esempio: la risposta meccanica e continua che vi emerge quando vi faccio vedere delle cose, questa è una protezione.
Le persone non si stancano MAI di fare sempre le stesse cose. Di avere sempre le stesse re-azioni. Una malsana abitudine in un Lavoro di spersonalizzazione quale è il nostro.
Iniziate ad avere padronanza di voi. Siete burattini che piano piano si stanno accorgendo di essere bambini, poiché il naso e le mani stanno iniziando ad essere vere, non più di legno. I fili di pinocchio si stanno iniziando a recidere da soli. Nell’attimo in cui comprendete e realizzate che la vostra priorità siete voi stessi, ciò accade. Facendolo, diventate un Codice per voi stessi, per gli altri e per la Vita.
Dovete comprendere che la realtà voi la vivete a seconda del Piano di Coscienza in cui vi trovate. Se siete identificati nel vostro Secondo Centro, il Mondo per voi sarà quello, una proiezione di quello. Attirerete solo quello. Tutto il resto del Mondo non lo vedrete, ne siete immersi ma non lo cogliete.
Il Mondo all’esterno di voi è sempre una vostra proiezione.
Ma dovete comprendere e accettare, e ormai ne siete perfettamente capaci, che l’esterno siete sempre voi, riflessi. Allora sarebbe utile che in questa consapevolezza andaste a ricercare cosa DENTRO DI VOI fa si di non mettere in priorità voi stessi. Il “fuori” è solo una proiezione, che posso modellare se cambio il mo stato interiore, sempre.
Dando la responsabilità dei vostri malesseri all’esterno, all’altro, al sistema, al mondo, cedete il vostro potere a qualcosa al di fuori di voi. A qualcosa che credete, a qualcosa che pensate di essere, a qualcosa che fate fatica ad abbandonare, a qualcosa che credete possa cambiare e rendervi migliori.
Einstein diceva: Dio non gioca mai a dadi.
Tutto ha un senso. Un senso profondo. Un Senso Superiore. Abbandonatevi al fatto che se facciamo questo, ha un significato profondo. Abbandonati al fatto che un Gioco Divino soggiace in questa esperienza, come fa un seme quando trova il terreno adatto. Qui ad Altrrove hai torvato il terreno adatto? Allora sii seme e impara a morire a ciò che sei come fa il seme.
Quando un seme sboccia, muore. Lo sapevate? Trasmutazione. Quello che siete chiamati a fare voi. Trasmutare! Il seme diventa pianta, che diventa frutto e poi torna seme di nuovo. E’ un ciclo. Siate in linea con il vostro individuale ciclo, siate SEME.
1.24

Abbiamo parlato della schiavitù qualche tempo fa. Abbiamo visto come il sistema esterno ci impone e ci richiede qualcosa. In primis il nostro tempo.
Ma oltre al tempo cosa possiamo trovare nel mondo esterno che ci impone la forma di schiavitù di cui spesso parliamo?
Il potere, i soldi, il sesso, la salute, il lavoro, la morale che sviluppa il senso di colpa, la famiglia, l’istruzione, la paura di morire, le ambizioni, la divisione. Tutte queste sono fascinazioni che si racchiudono tutte in un termine: SUGGESTIONI.
Tutte queste suggestioni sono iniettabili a livello mentale. E poiché noi siamo (anche) ciò che pensiamo, diventiamo quelle suggestioni. In un periodo storico come questo, l’epoca dell’ ipercomunicazione di massa, le suggestioni vengono iniettate molto rapidamente e su larga scala. La Coscienza è predisposta a questo, ci fa fare esperienza. RICORDATE TUTTO E’ LUI, tutte le esperienze le fa l’Essere.
La mente ci è servita moltissimo per arrivare dove siamo, ma funziona attraverso la divisione. Quando la mente si arroga il diritto di essere il tuo Io, il tuo Te Stesso, di fatto invece viene informata nel 90 per cento dei casi da queste suggestioni.
La mente elabora informazioni. Ma chi è che viene suggestionato? La personalità di facciata immersa come un anemone in un oceano vasto e sconfinato di informazione. Sono I SENSI che vengono interessati e suggestionati. Voi siete schiavi dei vostri sensi. Elaborate la realtà tramite un piccola parte di sensazioni di superficie captate dai vostri sensi. Una mente vitale nervosa che, nella sua incostante elaborazione di cosa gli piace o meno decreta le tue scelte e la tua vita.
Se voi vi abbandonate meccanicamente ai vostri sensi, ne siete schiavi, non avrete mai un potere sui vostri sensi, li subirete e basta. Ne siete pensati letteralmente
Adesso, ad esempio, io sto parlando e voi state ascoltando. Pensate mentre ascoltate? No, esatto. Meccanicamente asservite la vostra attenzione all’udito.
Chi è la Mente Sensoriale?
I primi due Centri, che utilizzano il Terzo Centro per esprimersi nel mondo manifesto. I nostri sensi suggestionati stimolano i desideri che attraverso la volontà vivono attraverso di noi.
Chi non esce dal labirinto dei primi tre Centri si ritroverà sempre ad avere a che fare col proprio istinto (di sopravvivenza), che utilizzerà prima il desiderio per procreare e per mantenere in essere gli schemi di sopravvivenza legati alla lealtà familiare e poi la volontà che viene fagocitata dalle sue ambizioni, che diventano ossessioni e possessioni.
Badate che l’egoismo non è il contrario dell’altruismo, poiché solo attraverso un armonioso ed equanime egoismo possiamo sviluppare altruismo. L’egoismo come termine usato comunemente è semmai l’egotismo feroce che ci fa essere ambiziosi e non ci fa pensare agli altri.
Potete, per ora, solo desiderare ardentemente ed aspirare ad Essere, un fuoco che sale dai centri inferiori e arriva al Cuore, e una luce che scende dall’alto che si incontra e irradia nel cuore.
La cosa più strabiliante è che spesso si finge pur di mantenere in essere quelle suggestioni e quindi quelle finzioni, perchè non si conosce un modo diverso di vivere, e perchè si è affezionati a quelle suggestioni e finzioni. Ci si sguazza dentro come girini nello stagno.
Tutte le vostre paure, le vostre inadeguatezze, le vostre insicurezze, sono solo vostre credenze, le pensate, le credete, vi fate suggestionare da questo. Ma non lo siete! Siete tutt altro!
La cosa interessante è che per di più la parte di superficie crede di essere tutt altro, non accetta questa cosa, resiste a questa credenza. Insomma, è un doppio passaggio, una doppia illusione.
In superficie vi ritrovate a dover combattere tutto e tutti perchè altrimenti vi fanno vedere che siete inadatti, inadeguati, insicuri, ingiusti ecc.. e la vostra parte di superficie questo non può accettarlo. Ma per far morire questo funzionamento meccanico di superficie, dovete far morire quelle suggestioni interiori che CREDETE reali. Ma siccome vi siete identificati con quelle suggestioni, dovrete necessariamente far morire una parte di voi, la vostra personalità intrisa di carattere e amor proprio.
E’ questione d’abitudine, e voi cari miei siete abituati a non-essere e non siete abituati ad Essere.
Tornando a quanto stavamo dicendo, il mondo esterno utilizza i sensi. Abbiamo visto come i sensi siano meccanici. Quindi il mondo esterno è meccanico e si relaziona con i nostri sensi meccanici, che ci fanno vivere da robot. Se noi viviamo da robot, meccanicamente, siamo fermamente convinti che la realtà sia il mondo meccanico esteriore, funziona così! Così facendo siamo noi a dare il nostro potere all’esterno. Il mondo esterno si plasma a ciò che tu sei interiormente. Il mondo di per sé non ha potere. Siamo noi a concederglielo. Come facciamo a cedere il nostro potere? Cedendo alle suggestioni, autosuggestionandoci tramite queste credenze.
Sappiamo tutto ciò. Perchè allora resistiamo al cambiamento? Perchè non accettiamo che ci siamo presi in giro e che ci hanno preso in giro? L’umanità non è pronta. Noi siamo Uno, l’Umanità Tutta è Uno. Nel Lavoro che sviluppiamo non possiamo dividerci dal resto dell’Umanità e sviluppare un Paradiso qua dentro lasciando l’Inferno la fuori. Tutto è Uno. Possiamo solo Lavorare come individui e come Gruppo per far procedere questa evoluzione. Ma esiste un’ unica Mente, un unico Cuore e un unico Corpo. E facciamo molta fatica a capirlo, questo. In questo caso quindi non si può parlare del singolo, ma si deve guardare alla totalità, e la Coscienza non ha ancora sviluppato un numero sufficiente di individui che portino dentro di se queste in-formazioni evolutive.

Questo mondo, questo stato di cose, va accettato per ciò che è. Ma possiamo scegliere, scegliere se esserne schiavi o decidere di risvegliarci. In ogni caso si vive comunque in questo mondo! Diamo a Cesare ciò che è di Cesare.
C’è chi sceglie di abbandonare questo mondo e seguire le vie ascetiche. E’ interessante, ma non ha un’incidenza sulla realtà.
Dicevamo che suggestionandoci, viviamo i sensi, che ci danno quindi un senso di sicurezza perché sono meccanici e ripetitivi. Cosa ci danno i sensi? Producono piacere. Se siamo schiavi dei sensi siamo allora schiavi del piacere, perchè lo confondiamo col benessere, lo crediamo il benessere. Ogni mancanza, ogni bisogno, è una mancanza di piacere, non di Amore. Voi non avete nessun bisogno reale, se non quello di essere accettati totalmente per ciò che siete. E questo è un bisogno che secondo la mia esperienza viene dal corpo. Tutte le esperienze che avete sviluppato, le avete sviluppate per piacere.
Perchè crediamo a tutto ciò?

2.04

Tornando al discorso di prima, se non si supera lo shock si vive il mondo a due o tre colori. Noi siamo antenne, quando arrivano le informazioni le riceviamo e rispondiamo , reagiamo, e in base a come siamo stati educati le elaboriamo. Veniamo informati visivamente e uditivamente prima di tutto, ma ormai i messaggi subliminali hanno superato pure la forma, sono immateriali.
Domanda di un allievo: Abbiamo detto che se io baso la mia sicurezza sul mondo esteriore la baso sui soldi e sul potere. Ma quindi spostando l’asse che regge la mia sicurezza dal mondo esteriore al mondo interiore, cosa trovo?
Bene. Vedi, nel mondo interiore non si vive la sicurezza. Si vive la certezza, che diventa poi assolutezza. Certezza e Assolutezza di ciò che è. Una Fede incrollabile. In sintesi, la tua sicurezza interiore è la Volontà ferma di riuscire, sempre. Sviluppi la Buona Volontà, che è una Forza Universale, non tua tra l’altro ma della MADRE.
Ora, dopo un po’ che tutti voi state procedendo su questa Via che vi vede impegnati in un Lavoro su di voi stessi, se andaste a fare le cose che prima vi davano piacere, non vi darebbero più niente! Non provereste più piacere! Anzi Il Mondo Esterno che noi viviamo è una minima parte della nostra Esperienza Totale. E’ il mondo dei burattini. Non ci sono colpe. L’unica colpa è perseverare nell’ignoranza.

2.20

Tutti i mondi che ciascuno di noi vive, l’esteriore e l’interiore, sono interconnessi. Esistono delle interrelazioni che li fanno compenetrare. Ma di cosa possiamo fare a meno, parlando del mondo esteriore? Abbiamo la necessità di avere ricchezza? Successo? Ambizione? Così facendo diamo il potere al mondo esteriore, e attraverso questo informiamo il mondo interiore. Possiamo cambiare prospettiva, e fare si che sia il mondo interiore ad informare il mondo esteriore, e trasformare ad es. l’ambizione in aspirazione, il successo in autorealizzazione, la ricchezza in abbondanza, poiché ad es. sarà il mondo interiore a permetterci di guadagnare quanto necessitiamo guadagnare.
I soldi, la salute, il lavoro, tutto si plasma in proporzione a ciò che siamo dentro, è il suo riflesso. Parlando di ricchezza, la vera ricchezza è l’abbondanza interiore! Essa è nelle virtù superiori e nell’Amore.
Cosa sono le Virtù Superiori? Alcune: la Bontà, la Bellezza, la Libertà, l’Equanimità, la Saggezza e molte altre ancora. Raggiungere, per ciò che ciascuno può, queste virtù significa espandersi e vivere nella ricchezza e nell’abbondanza interiori.
Lo scambio allora non è più da fuori a dentro, ma si inverte: da dentro a fuori. E’ il nostro mondo interiore che informa e plasma il mondo esteriore. Questo è l’unico potere che avete. In alternativa potete rimanere, se lo volete, burattini e schiavi in eterno. Il Mondo Esterno è puramente un vostro riflesso interiore.
Voi siete ciò che pensate. Se tutto ciò lo sentite reale dentro di voi e lo credete, se tutto ciò diventa il vostro pensiero quotidiano, lo diventerete. Per farlo attraverserete degli shock, come abbiamo detto. Il primo shock è quello per cui devi morire a ciò che eri. Potreste aspettare che uno shock di questo tipo vi accada, un evento importante come un lutto o un grande cambiamento, o una malattia. Ma è mai possibile che per accedere a questo shock si deve aspettare un evento simile? Ma perché non accedervi coscientemente, scegliendo! E allora, facciamolo.
Il piano di coscienza che viviamo nel mondo esterno forma il 10% di ciò che viviamo. Quindi il restante 90% dove si colloca? Nel mondo interiore.
All’esterno trovate sistemi e strutture come la Morale, che ci fa essere ristretti e pochi, ci fa essere duali nell oscillare tra morale e immorale.
Veniamo allevati ed educati alla pochezza e ristrettezza. Siamo allevati ed educati al fine di ottenere piacere. Solo ed esclusivamente piacere.
Nell’interiore vivrete Apertura e Vastità! Volete avere Abbondanza? Bontà? Libertà? Accettazione totale? Dovete arrivare a comprendere che dovete entrare in questo Interiore, e ciò si realizza con la pratica, assumendosene la responsabilità.
I vostri desideri e impulsi vitali non saranno MAI paghi, il vitale è un contenitore universale che ricercherà sempre qualcosa all’esterno. Alla fine, ciò che rimane e ciò che ricercate non è quella vacanza, quella macchina, quel piatto prelibato o quell’amore mai vissuto. La carenza che sentite è ontica, voi ricercate l’Essere, la vostra Essenza!
Esistere ragazzi, ricercate questo! Per tutta la vita voi avete conosciuto solo la parola r-esistere, che vi portava infine a sopravvivere, non a vivere.
Iniziare ad accettare tutto ciò, significa iniziare ad entrare nell’Interiore. Si può sviluppare l’Interiore in un duplice modo: attraverso l’Amore o attraverso la Sofferenza. Il Mondo esteriore è un mondo d’Amore? Abbiamo visto che no. Significa che le persone vivono la Sofferenza, costante. Per vivere con Amore e in Amore lo si deve vivere dentro. Nessuno può dartelo! E men che meno lo troverai all’esterno nel mondo così come lo conosciamo! Vivi d’Amore dentro di te e vivrai d’Amore anche all’esterno, con gli altri. L’Amore è una condizione, uno Stato interiore. Come la Libertà.
Per accedere a queste Virtù entri nella tua dimora interiore e scopri qualcosa che è sempre stato lì ma non sapevi che ci fosse!
Se voi realizzate tutto ciò, sarete votati necessariamente all’Esistenza, ad esistere. Perchè ancora non lo fate? Perchè ancora non avete realizzato tutto ciò? Perchè ancora non vi siete assunti totalmente la responsabilità della scelta che avete fatto, perchè ancora non avete scelto del tutto. Quando vi assumerete questa responsabilità le cose cambieranno per voi. Realizzare tutto ciò vi fa realizzare che il mondo esterno è niente, è un’illusione costante, si liquefa davanti a voi. Quindi vi vedrete bene prima di rimanere fascinati dall’illusione e dalla suggestione! Siamo noi che pensiamo le illusioni e le suggestioni! Siamo noi che possiamo liquefarle e sgonfiarle totalmente fino a farle sparire.

2.50

Nell’interiore cosa viviamo? Spontaneità, Verità, Ampiezza, Libertà, per citarne alcune. Abbiamo smesso di vivere secondo il nostro Interiore poiché da piccoli, quando ci siamo permessi di viverlo, siamo stati castrati dalle aspettative in primis dei nostri genitori, e abbiamo sofferto.
Iniziamo a mentire, ci irrigidiamo, diventiamo pinocchio, perdiamo la sensibilità, non sentiamo più nulla. Diventiamo di legno.
Agganciare l’Interiore significa che pinocchio torna bambino. Tornare bambini vuol dire entrare nella Grazia Divina.
Seguite sempre più e meglio questa Forza che vi muove e vi commuove, fatelo per voi stessi.
Nel non farlo, c’è una resistenza, una opposizione, poiché vi limitate all’esteriore, dove vive la vostra identità che è niente, sono suggestioni dei sensi, e basta.
Nell’Interiore possiamo essere autocoscienti. Posiamo autorealizzarci. Possiamo autosservarci. Non vivi più la vita ma l’Esistenza e l’ESSERE.
Noi qui, oggi, abbiamo visto l’Essenziale. Di questo Essenziale dobbiamo nutrirci.

 

Hermes

 

Gruppo Altrove