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C’è un cielo limpido e blu più dell’ingannevole
curva volta stellata; c’è un mantello regale
più della vasta rapinosa parata di smeraldo
trapunto di perle o lacrime di rugiada.
Azzurri spazi infiniti sono alla nostra portata,
campi senza l’ombra di questa terra scialba e grigia,
e acque dal profondo, perenne mormorio, acque di
candidi fiori cosparse, come striscie di cielo
di tremule stelle. Questo mondo interiore è
fatto di stoffa più semplice e vera di quella
di cui è tessuto il mondo della grazia divina.
Là ci è dato di andare; là gli dèi vedere
bere dalla coppa di Ebe nettare capace
di fare noi alati e di divino aspetto.
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Sri Aurobindo
14/03/1947,
traduzione di R. Quarello, 13/8/1982
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titolo originale: The Inner Fields