Dopo un lustro di sperimentazioni, Hermes e il Centro “Sei Altrove” hanno sviluppato un approccio pionieristico ed alternativo che rivisita il metodo conoscitivo delle Costellazioni Familiari sperimentato fino ad ora (che nel secolo scorso ebbe tra i suoi precursori anche Carl Gustav Jung), come possibile strumento di Autoconoscenza ed Evoluzione. Prima di entrare nel dettaglio, però, anticipiamo già la vostra domanda… cosa sono le Costellazioni?
Chi di voi conosce Rupert Sheldrake o l’esperimento della “centesima scimmia”, di sicuro ha già sentito parlare dei Campi Morfogenetici. In sintesi, Rupert Sheldrake è uno più famosi ricercatori che hanno teorizzato l’esistenza di campi morfogenetici, contenitori universali che hanno la funzione di campi informativi, che possiamo chiamare anche sistemi (eggregore), in cui ogni essere vivente è contenuto (minerali, vegetali e animali compresi). Un sistema è ad esempio una famiglia, oppure un ambiente di lavoro, una compagnia di amici, un paese, una città, una regione, uno stato, un popolo, una cultura di appartenenza, ecc., ovvero tutto ciò che informa, unisce e mette in relazione tra di loro gli esseri umani in un gruppo più ampio. Ognuno di noi, quindi, fa parte di un suo sistema individuale e contemporaneamente di più sistemi. Secondo la teoria dei campi morfogenetici, ognuno di questi sistemi “informa” i propri membri, un po’ come un’antenna che capta una frequenza radio o televisiva, permettendoci quindi di vedere o ascoltare un determinato canale. Questo significa che ogni persona che fa parte di un sistema si relaziona con gli altri componenti di quel sistema o di un altro sistema secondo dinamiche e regole precise, un vero e proprio Ordine prestabilito e invisibile, al di là che ne sia consapevole o meno.
Questo avviene, ad esempio, in tutte le nostre famiglie, come hanno dimostrato nei loro studi di Psicogenealogia Anne Anceline de Schützenberger, e Francoise Dolto, due donne che nel secolo scorso si indirizzarono allo studio dei sistemi familiari e di come questi condizionino a livello inconscio i membri di una famiglia, anche a molte generazioni di distanza, sviluppando la Psicogenealogia.
Uno strumento profondo per poter vedere la manifestazione di questi condizionamenti, altrimenti velati, sono le Costellazioni, riconosciute e sistematizzate per primo dal filosofo e psicoterapeuta tedesco Bert Hellinger nel 1980 dopo molti anni di ricerche compiute in Europa ed in Africa. Le Costellazioni mettono in scena le dinamiche funzionali o disfunzionali che si celano dietro al sistema che si vuole osservare (famiglia, azienda, rapporti di coppia, amicizie, ecc.), in modo che si possano trascendere quei problemi che creano un disequilibrio all’interno del sistema e per i suoi componenti. In pratica, sono un metodo di presa di coscienza e risoluzione delle problematiche più diverse della nostra vita: dallo stato di malessere psicofisico, ai sintomi fisici ad esso correlati. Le Costellazioni ci permettono di esplorare il nostro inconscio personale ed il nostro legame con l’inconscio della nostra famiglia e collettivo, così da mostrarci quali di questi legami interferiscono con la nostra vita e con la nostra felicità individuale e prendere coscienza dei nostri limiti e delle nostre difficoltà, aprendo una porta verso l’auto-guarigione individuale.
Come funzionano le Costellazioni?
Concretamente, il consultante che chiede di poter “guardare” attraverso le Costellazioni alcuni particolari aspetti o problematiche della propria vita, presente o passata, formula una domanda, alla quale si tenterà attraverso la Costellazione di portare alla luce l’irretimento, ovvero un blocco causato di solito da dinamiche infantili, che si sviluppa poi in un dolore non elaborato. Nello spazio in cui si svolge il lavoro, il cliente o la guida scelgono alcuni “rappresentanti” per mettere in scena quanto si vuole vedere. Questi entrano in connessione con il campo morfico del soggetto (attraverso il suo DNA, che come un’antenna trasmette le informazioni del campo) e vengono guidati da dinamiche spontanee, spesso velate addirittura al consultante stesso, portando alla luce il suo vissuto psicogenealogico. In genere, nel giro di qualche minuto la costellazione arriva ad uno stallo, a un blocco o un congelamento: questa situazione viene chiamata irretimento ed è qui che si sviluppa una condizione “reale” in cui si evidenzia il nodo o il nucleo problematico del sistema di appartenenza.
La visione e la presa di coscienza dell’irretimento a volte bastano al cliente per destrutturare una serie di blocchi autolimitanti, per giungere a guardare se stesso in modo totalmente nuovo. Attraverso la partecipazione attiva della guida, la costellazione in genere conduce il sistema al suo ordine naturale e il soggetto interessato può riprendere il suo posto e ristabilire le corrette relazioni con i membri del suo sistema.
Spesso questo può non essere semplice, perché quello che viene rappresentato nelle costellazioni è uno scenario totalmente sconosciuto e inedito che può anche rovesciare le nostre convinzioni iniziali riguardanti il problema messo in scena: le Costellazioni ci mostrano la REALTÀ di ciò che avviene come viene trasmessa dal campo morfogenetico (DNA) del cliente stesso, al di là delle sue verità personali o delle sue convinzioni. La costellazione infatti ci mostra non solo quello che già sappiamo sulla nostra famiglia (per cui riconosciamo con stupore certi atteggiamenti e comportamenti riportati precisamente dai rappresentanti), ma può svelarci anche quello che non sappiamo riguardo la nostra famiglia, quello che è nascosto nell’inconscio familiare o nel nostro inconscio personale che di fatto, una volta riconosciuto, risulta essere il limite da superare.
Aprirsi alla costellazioni significa poter guardare una realtà diversa e profonda e, se riconosciuta interiormente come reale, permettere alla nostra coscienza di elaborare, assimilare e trascendere le problematiche profonde che emergono. La costellazione mostra sempre e solo ciò che siamo in grado di vedere in quel preciso momento, per cui si rivela sempre accessibile a qualsiasi persona, anche a chi si approccia per la prima volta a questo innovativo metodo.
Esistono diverse tipologie di Costellazioni. Quelle che proponiamo sono:
Costellazioni Familiari – Le Costellazioni Familiari mostrano dinamiche legate alla famiglia di origine, come il rapporto con i genitori, con i figli, tra marito e moglie, ecc. secondo un indirizzo psicogenealogico, che va ad individuare gli irretimenti presenti nel nostro sistema familiare.
Costellazioni Essenziali – Le Costellazioni Essenziali vanno ad individuare le direttive e gli ordini inconsci che ci condizionano sin da bambini a nostra insaputa; questo lavoro si caratterizza per la profondità e l’immediatezza con cui mette alla luce l’irretimento che condiziona e limita il soggetto, spesso legato ad un blocco emotivo, per dare al soggetto la possibilità di assimilarlo e trascenderlo.
Costellazioni Spirituali – Le Costellazioni Spirituali mostrano dinamiche profonde che appartengono al nostro Sé, alla nostra parte animica e interiore; spesso riguardano aspetti esistenziali come lo Scopo della vita, il destino, il karma, ecc.
Costellazioni Archetipali – Le Costellazioni Archetipali mettono in scena gli Archetipi presenti nell’inconscio collettivo umano, ognuno dei quali rappresenta una determinata fase della vita, mostrando così il rapporto tra il soggetto e quelle parti di sé rappresentate dagli Archetipi, in cui sono racchiuse le origini profonde di ciò che siamo.
Costellazioni Originarie (Archèrgon) – Le Costellazioni Archèrgon sono una sperimentazione originale del Centro “Sei Altrove” e devono il loro nome all’Opera Originaria (Archèrgon), ovvero l’Opera di Riscoperta di Sé e della propria Autenticità; per queste caratteristiche, questo lavoro totalmente innovativo porta a manifestazione dinamiche realmente esistenti, ma che appartengono ad un diverso piano di Realtà e di Coscienza.