“La Verità non può essere concettualizzata o pensata, si può solo sperimentarla ed ESSERLA. Se siamo pionieri autentici, non importa se spirituali, atei, religiosi, purché interessati a porre fine all’angoscia, al dolore, ai conflitti e alle contraddizioni, a porre fine agli squilibri e alle impurità di noi stessi e del mondo, allora naturalmente la comprensione della natura del pensiero sfocerà in un dissolversi di ogni forma di autorità e giudizio costruiti dalla nostra mente “colossizzata”.
Se questa vera e propria tirannia non muore, vuol dire che la profondità della nostra indagine fino ad ora ci ha interessato solo in superficie, nell’immaginazione e nella sola teoria.
Per abitudine tendiamo ad essere più interessati a sapere e conoscere le cose piuttosto che viverle.
La Realtà si sviluppa nell’atto di vivere le cose, e non solo di conoscerle mentalmente. Conoscenza, erudizione, cultura, danno lustro alla mente ordinaria e al comportamento mentale e verbale, ma mai trasformano l’essere umano. Per comprendere, il sapere e l’essere devono unificarsi”.
Hermes
tratto da Sintesi e Frammenti di Pensiero Vivente, Vol. II – Realtà in Movimento
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