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Omaggio a Sri Aurobindo

Omaggio a Sri Aurobindo
Edizioni Tapas – Germoglio
Pag. 147

Traduzione dell’omonimo libro in lingua inglese pubblicato dallo Sri Aurobindo Ashram nel 1993 con l’approvazione dalla Madre. Bibliografia, testimonianze sulla vita di Sri Aurobindo, con citazioni di Sri Aurobindo e della Madre; 150 pagine, con più di 80 fotografie.

Sri Aurobindo, Lettere sullo Yoga – Primo Volume

Sri Aurobindo
Lettere sullo Yoga – Primo Volume
Edizioni Arka – Milano
Pag. 320


L’evoluzione supermentale. Lo yoga integrale e gli altri sentieri. Lo scopo dello yoga integrale. Metodo sintetico e yoga integrale. Requisiti di base per la sadhana. I fondamenti della sadhana.

Da una lettera:

“Il tipo di yoga che seguiamo qui ha uno scopo diverso dagli altri; esso infatti non mira soltanto ad elevarci al di sopra della coscienza terrestre ordinaria e ignorante per farci entrare nella coscienza divina, ma a far discendere il potere supermentale di quella coscienza divina nell’ignoranza della mente, della vita e del corpo, per trasformarli, manifestare qui il Divino e creare una vita divina nella Materia. Si tratta di uno scopo estremamente difficile, di uno yoga difficile; a molti, o ai più, sembrerà impossibile.
Tutte le forze costituite della coscienza terrestre ordinaria e ignorante gli si oppongono, lo negano e cercano di ostacolarlo, e il sadhaka troverà la sua stessa mente, vita e corpo pieni dei più ostinati impedimenti al compimento di tale scopo. Se riuscirete ad accettare l’ideale senza riserve, ad affrontare tutte le difficoltà, a lasciarvi dietro il passato e i suoi legami, e sarete pronti ad abbandonare tutto e a rischiare tutto per questa possibilità divina, soltanto allora potrete sperare di scoprire, attraverso l’esperienza, la Verità che sta dietro”.

La Madre, Conversazioni – 1954 – Primo Volume

La Madre
Conversazioni – 1954 – Primo Volume
Edizioni Arka – Milano
Pag. 256


Nelle Conversazioni del 1954 la Madre risponde a domande sui seguenti temi:
– coscienza e trasformazione del corpo, ciò che avviene dopo la morte;

– i sensi e la loro educazione;
– l’amore divino e l’amore umano;
– fede, aspirazione e ricettività;
– concentrazione e realizzazione spirituale;
– la Presenza della Madre;
– occultismo e misticismo;
– gli Esseri ostili.

Nel corpo vi sono dei tesori inestimabili e sconosciuti.

“In tutte queste cellule vi é un’intensità di vita, di aspirazione, di volontà di progresso, di cui abitualmente non ci si accorge. Solo se la coscienza del corpo é del tutto fuorviata dall’azione vitale e mentale non c’è quella volontà di ristabilire immediatamente l’equilibrio.
Se manca quella volontà significa che l’intera coscienza del corpo é stata rovinata dall’intervento della mente e del vitale… Il corpo se lasciato a se stesso è straordinario, perché non solo aspira all’equilibrio e al benessere, ma é anche capace di ristabilire L’equilibrio.
Se non si interferisce… il corpo fa spontaneamente il necessario per ritrovare il proprio equilibrio”.

La Madre

Jetter – Scanziani, Oltre il Sonno e la Veglia

Holger Jetter e Emanuele Scanziani

Oltre il Sonno e la Veglia
Edizioni Domani – Sri Aurobindo Ashram
Pag. 80


Beyond Asleep and Awake” è il titolo originale di questa opera musicale per bambini rappresentata per la prima volta ad Auroville nel 1995.

Il libretto raccoglie i dialoghi dell’opera ed è indicato per educatori e genitori al fine di creare, sulla falsa riga di questa, momenti di confronto sulle tematiche trattate con i bambini o per “imbastirvi” intorno spettacolini.

La Scelta (dagli scritti di Sri Aurobindo)

La Scelta
dagli scritti di Sri Aurobindo
Edizioni Arka – Milano
Pag. 113


Questa pubblicazione presenta al lettore immagini dei luoghi dove vissero Sri Aurobindo e la Madre e dove insegnarono il loro Yoga Integrale. La scelta di brani tratti dai loro scritti è fatta con il criterio di mettere in rilievo i concetti che possono toccare più direttamente la comprensione e la coscienza degli uomini di oggi, sempre alla ricerca di una verità superiore.

Il volume è rilegato in brossura con copertina a colori. Comprende 50 fotografie in bianco e nero e a colori di Elsa Haertter.

La Madre, Commenti sul Dhammapada

La Madre
Commenti sul Dhammapada
Edizioni Arka – Milano
Pag. 192


La Madre legge ai giovani dell’Ashram i celebri versetti dell’insegnamento buddista contenuto nel Dhammapada, opera che risale a circa 2500 anni fa e li commenta alla luce della situazione e nelle condizioni d’oggi dell’umanità.
In appendice Le Quattro Austerità e le Quattro Liberazioni, uno scritto della Madre che completa i suggerimenti e le indicazioni per coloro che veramente vogliono seguire la via dello Yoga integrale di Sri Aurobindo.
Scrive la Madre:

“Si ha veramente l’impressione che in quest’ultimo secolo una luce si sia diffusa sulla terra, facendo sì che certe idee, che erano delle idee-forza, delle idee nuove con il potere di smuovere le coscienze, abbiano perso la loro attualità: esse sono divenute vecchie. C’è una luce nuova che sta agendo. Nella pratica, il progresso non è molto grande, forse su certi punti c’è persino stata una regressione; ma in fatto di comprensione, di visione intellettuale delle cose, c’è stato veramente un grande cambiamento. Sembra che si cammini sulla strada con passo accelerato e che certe cose, che erano di un’importanza capitale, divengano quasi dei luoghi comuni di fronte alle nuove scoperte. Che la vita così com’è sia cattiva, che il disordine sia dappertutto, che il caos sia dappertutto, che l’ignoranza sia dappertutto, questo lo sappiamo tutti! (…) Ma che se ne possa uscire per mezzo di una realizzazione totale, di una trasformazione totale, di una luce nuova che porterà l’ordine e l’armonia nelle cose, questo è un messaggio di speranza che bisogna diffondere. E’ proprio questo a essere vero e dinamico. È una vita nuova che bisogna costruire”.

La Madre, Conversazioni – 1954 – Secondo Volume

La Madre
Conversazioni – 1954 – Secondo Volume
Edizioni Arka – Milano
Pag. 242


“L’essere psichico, quando ha un’influenza sulla vita esteriore, porta in essa la luce, l’ordine, la calma e la gioia del contatto divino. Ma anche l’essere fisico, la coscienza del corpo, se si identifica con la coscienza psichica, viene a conoscenza del genere di esperienza che l’essere psichico vuole fare, e può fargli fare queste esperienze in un numero limitatissimo di anni, non solo fargli guadagnare tempo ma anche molte vite. È un aiuto reciproco.
Tutto considerato, lo yoga consiste nel fare proprio questo. Lo yoga vi aiuta a divenire del tutto coscienti del vostro destino, ossia della vostra missione nell’universo, e non solo di quella attuale, ma di quella passata e di quella futura. E grazie a questa conoscenza, potete raggruppare, con una concentrazione della coscienza, tutte queste esperienze in un numero limitato di anni e guadagnare molte vite, fare in alcuni anni ciò che potrebbe richiedere un numero considerevole di vite”.

La Madre

La Madre, Conversazioni – 1953 – Secondo Volume

La Madre
Conversazioni – 1953 – Secondo Volume
Edizioni Arka – Milano
Pag. 224


“Tutte le conoscenze sono conoscenze per identificazione, bisogna divenire ciò che si vuole conoscere…. L’unico modo di conoscere il Divino é identificarsi con Lui. Non ve ne sono altri, é l’unico modo.
Di conseguenza quando siete padroni di questo processo di identificazione, potete identificarvi. Scegliete il vostro oggetto di identificazione e, se esso é il Divino, vi identificherete con il Divino. Non avrete allora che che da orientare l’identificazione e starvene così, finché non otterrete un significato. esso verrà molto presto.
Ramakrishna diceva che può variare fra tre giorni, tre ore e tre minuti….”

La Madre

La Madre, Conversazioni – 1953 – Primo Volume

La Madre
Conversazioni – 1953
Primo Volume
Edizioni Arka – Milano
Pag. 212


 

“Tutte le conoscenze sono conoscenze per identificazione, bisogna divenire ciò che si vuole conoscere…. L’unico modo di conoscere il Divino é identificarsi con Lui. Non ve ne sono altri, é l’unico modo.
Di conseguenza quando siete padroni di questo processo di identificazione, potete identificarvi. Scegliete il vostro oggetto di identificazione e, se esso é il Divino, vi identificherete con il Divino. Non avrete allora che che da orientare l’identificazione e starvene così, finché non otterrete un significato. esso verrà molto presto.
Ramakrishna diceva che può variare fra tre giorni, tre ore e tre minuti….”

La Madre

La Madre, Conversazioni – 1950 – 1951

La Madre
Conversazioni – 1950 – 1951
Edizioni Arka – Milano
Pag. 432


Esiste un segno capace di indicare se siamo pronti per il sentiero, sopratutto se non abbiamo un sentiero spirituale?

“Sì e il segno più importante é la perfetta equanimità, in qualsiasi circostanza. …Qualcosa di molto tranquillo e pieno di pace, non una tranquillità che viene dall’inerzia, ma la sensazione di una potenza concentrata che vi mantiene sempre in uno stato di equanimità… persino nelle circostanze più tremende…
Un secondo segno: vi sentite totalmente imprigionati nella vostra coscienza normale…il cui disagio divine divine quasi insopportabile soffocante… fate uno sforzo per passare, ma non vi riuscite.
Questo é uno dei primi segni, significa che la vostra coscienza é arrivata an punto tale che il suo stampo esteriore é ormai troppo piccola per essa e sentite allora dentro di voi una forza che vuole distruggere tutto questo.
Esiste ancora un altro segno, quando vi concentrate ed avete una aspirazione particolare, sentite qualche cosa che discende in voi, ricevete una risposta, sentite che una luce e una forza discendono e quasi immediatamente ( non dovete aspettare a lungo, impiegare molto tempo, basta una aspirazione una invocazione) la risposta giunge …”.

 

La Madre, Conversazioni – 1929

La Madre
Conversazioni – 1929
Edizioni Arka – Milano
Pag. 200


Risposte fondamentali agli interrogativi non solo di chi si avvicina per la prima volta allo yoga, ma anche di chi aspira sinceramente a uscire dai solchi abituali della vita per giungere ad una coscienza più elevata, per liberarsi da tutto ciò che lo incatena ad un’umanità inferiore, impulsi, desideri, dubbi, malattie, e che vuole collaborare all’avvento di un’umanità migliore, se non addirittura di una nuova umanità.

Scrive la Madre:

“Perché desiderate fare lo yoga? Per acquisire dei poteri? Per raggiungere la pace e la calma? Per servire l’umanità? Nessuno di questi motivi è sufficiente a provare che siete pronti per il sentiero.
La domanda alla quale dovete rispondere è questa: Desiderate faro lo yoga per amore del Divino?
Il Divino è lo scopo supremo della vostra vita, tanto che non potreste assolutamente farne a meno?
Credete che la vostra vera ragione d’essere sia il Divino e che senza di Lui la vostra esistenza sarebbe scialba e senza senso? In questo caso, e solo in questo caso, si può dire che siete pronti per il sentiero”.

 

Sri Aurobindo, La Manifestazione Supermentale sulla Terra

Sri Aurobindo
La Manifestazione Supermentale sulla Terra
Edizioni Domani – Sri Aurobindo Ashram
Pag. 82


Questo libro rappresenta probabilmente la più diffusa e la più tradotta tra le opere di Sri Aurobindo.
Scritto nel 1927 sotto forma di lettere (tranne la prima parte), fu pubblicato per la prima volta nel 1928.
Il manoscritto originale, riprodotto a fianco della traduzione italiana, differisce in pochissimi punti dal testo finale come ci è pervenuto dopo alcune revisioni marginali di Sri Aurobindo.

Sri Aurobindo, Lettere sullo Yoga – Quinto Volume

Sri Aurobindo
Lettere sullo Yoga – Quinto Volume
Edizioni Arka – Milano
Pag. 320


La trasformazione della mente, del vitale e del fisico.

Da una lettera:

“La coscienza terrestre non vuole cambiare, per cui rifiuta ciò che le viene dall’alto; lo ha sempre fatto. Questa resistenza può scomparire solo se coloro che hanno intrapreso questo yoga si aprono e sono disposti a trasformare la propria natura inferiore:
A intralciare, naturalmente, sono sempre l’ego vitale, con la sua ignoranza e l’orgoglio della sua ignoranza, e la coscienza fisica, con la sua inerzia che resiste a ogni invito a cambiare e la sua indolenza cui non piace fare il minimo sforzo; questa coscienza fisica trova più comodo continuare la propria strada, ripetendo sempre gli stessi vecchi movimenti e, nel migliore dei casi, aspettandosi che tutto venga fatto per essa in qualche modo, un giorno o l’altro.
La prima cosa è avere il giusto atteggiamento interiore; occorre anche avere la volontà di trasformarsi e la vigilanza per percepire e rifiutare tutto ciò che appartiene all’ego e all’ostinazione tamasica della natura inferiore. Infine, ci si deve mantenere sempre aperti alla Madre in ogni parte dell’essere affinché il processo di trasformazione non possa trovare ostacoli”.

Sri Aurobindo, Lettere sullo Yoga – Quarto Volume

Sri Aurobindo
Lettere sullo Yoga – Quarto Volume
Edizioni Arka – Milano
Pag. 320


Piani e parti dell’essere. La triplice trasformazione: psichica, spirituale, supermentale.

Da una lettera:

“Il subcosciente non costituisce l’intera base della natura: è soltanto la base inferiore dell’Ignoranza e influisce soprattutto sulla coscienza vitale inferiore e sulla coscienza fisica esteriore, le quali, a loro volta, influenzano le parti superiori della natura. Se è bene vedere che cos’è e come agisce, non dobbiamo preoccuparci troppo di questo lato oscuro o di questo aspetto apparente dell’essere strumentale. Dobbiamo piuttosto considerarlo qualcosa che non è ‘noi stessi’, bensì una maschera di natura falsa imposta dall’Ignoranza al vero essere. Il vero essere è quello interiore, con tutte le sue ampie possibilità di raggiungere ed esprimere il Divino, e in particolar modo l’essere più segreto, l’anima, il Purusha psichico che è sempre, nella sua essenza, puro, divino, rivolto a tutto ciò che è buono, vero e bello. L’essere esteriore deve venire afferrato dall’essere interiore e trasformato non più in uno strumento dei rigurgiti della Natura subcosciente ignorante, bensì in uno strumento del Divino. […] Questo, più una fede e una fiducia costanti nella Madre, è quanto occorre perché avvenga la trasformazione”.

 

Sri Aurobindo, Lettere sullo Yoga – Terzo Volume

Sri Aurobindo
Lettere sullo Yoga – Terzo Volume
Edizioni Arka – Milano
Pag. 320


Il principio della manifestazione dell’Avatar. I Poteri divini e i Poteri ostili. Opposizione delle Forze ostili. Esperienza e realizzazioni. Esperienze della coscienza interiore e della coscienza cosmica. Visioni e simboli.

Da una lettera:

La lacerazione del velo fra la coscienza esteriore e l’essere interiore è uno dei movimenti decisivi dello yoga. Yoga significa infatti unione con il Divino, ma significa anche risvegliarsi innanzi tutto al proprio sé interiore e quindi al proprio sé superiore; è un movimento verso l’interno e un movimento verso l’alto. Solo, in verità, attraverso il risveglio e la venuta in primo piano dell’essere interiore potete arrivare a unirvi al Divino. L’uomo fisico esteriore è solamente una personalità strumentale e di per sé non può arrivare a questa unione, può solo avere contatti intermittenti, sentimenti religiosi, rivelazioni imperfette. E anche questi vengono non dalla coscienza esteriore bensì da ciò che è dentro di voi.
Esistono due movimenti reciprocamente complementari: in uno l’essere interiore viene in primo piano e imprime i propri normali movimenti sulla coscienza esteriore, per la quale essi sono insoliti e anormali; nell’altro vi ritirate dalla coscienza esteriore, vi interiorizzate nei piani interiori, entrate nel mondo del vostro sé interiore e vi risvegliate nelle parti nascoste del vostro essere. Una volta fatta questa immersione, siete segnato per la vita yoghica, la vita spirituale, e niente può cancellare il sigillo posto su di voi”.

 

Sri Aurobindo, Lettere sullo Yoga – Secondo Volume

Sri Aurobindo
Lettere sullo Yoga – Secondo Volume
Edizioni Arka – Milano
Pag. 320


Religione, morale, idealismo e yoga. Ragione, scienza e yoga. La sadhana attraverso il lavoro, la meditazione, l’amore e la devozione. Le relazioni umane nello yoga. La sadhana nell’Ashram e fuori di esso.

Da una lettera:

“In Oriente, specialmente in India, i pensatori metafisici hanno cercato, come in Occidente, di determinare la natura della Verità suprema per mezzo dell’intelletto. Non hanno però dato al pensiero mentale, quale strumento nella scoperta della Verità, il posto preminente, ma solo uno secondario. Il primo posto è sempre stato attribuito all’intuizione, all’illuminazione e all’esperienza spirituali. […]
In Occidente è avvenuto esattamente il contrario. Il Pensiero, l’intelletto e la ragione logica sono stati sempre più considerati i mezzi supremi e persino il fine supremo; in filosofia, il Pensiero è l’alfa e l’omega. E’ con la riflessione e la speculazione intellettuale che va scoperta la verità; persino l’esperienza spirituale, se vuole essere considerata valida, è chiamata a superare le prove dell’intelletto: proprio l’opposto della posizione indiana. […]
Il pensiero occidentale ha inoltre cessato di essere dinamico: ha cercato una teoria delle cose, non una realizzazione. […]
Se non ci fosse questa differenza, non ci sarebbe motivo per ricercatori come voi di volgersi all’Oriente per trovare una guida; nel campo puramente intellettuale, infatti, i pensatori occidentali sono competenti quanto qualunque saggio orientale. E’ il cammino spirituale, la strada che porta oltre i livelli intellettuali, il passaggio dall’essere esteriore al Sé più profondo a essere stato perduto, a causa dell’eccesso di intellettualità della mente europea”.

Sri Aurobindo, L’ideale dell’Unità Umana


Sri Aurobindo
L’ideale dell’Unità Umana
Edizioni Arka – Milano
Pag. 304


Questo saggio, scritto negli anni 1915-18, e che alla luce degli attuali avvenimenti mondiali si rivela profetico, è una riflessione sui vari passi che l’umanità dovrà compiere per giungere, sia pure lentamente ma inarrestabilmente, alla propria unità politica, economica, sociale e spirituale.
Sri Aurobindo vede come meta non soltanto l’unità esteriore, ma soprattutto quella interiore che deriva dalla realizzazione della nostra verità di esseri universali, del nostro vero Sé individuale e collettivo.
Scrive Sri Aurobindo:

“Questa visione del futuro può essere giudicata, nelle attuali circostanze, un troppo facile ottimismo, ma questa svolta degli eventi è altrettanto possibile quanto quella più disastrosa prevista dai pessimisti, poiché non è affatto detto che il risultato di una nuova guerra debba essere il cataclisma e il crollo della civiltà da essi talvolta preconizzati. L’umanità è abituata a sopravvivere alle peggiori catastrofi provocate dai propri errori o dalle violente svolte della Natura, e così dev’essere se c’è un qualche significato nella sua esistenza, se la sua lunga storia e la sua costante sopravvivenza non sono gli accidenti di un Caso che si organizza fortuitamente, come vorrebbe una concezione puramente materialistica della natura e del mondo. Se l’uomo è destinato a sopravvivere e a continuare l’evoluzione di cui ora è il capo e, fino ad un certo punto, la guida semicosciente, bisogna che egli esca dalla confusione attuale della sua vita internazionale e arrivi ad un inizio di azione unificata e organizzata; bisogna che egli giunga finalmente ad una sorta di Stato Mondiale, unitario o federale, oppure ad una confederazione o ad una coalizione; nessuna espediente più vago o ridotto servirebbe adeguatamente allo scopo. La tesi generale avanzata da questo libro si troverebbe giustificata, a noi potremmo prevedere che il corso degli eventi probabilmente seguirà, o almeno la tendenza principale della storia futura dei popoli umani”.

 

Sri Aurobindo, Pensieri e Aforismi

Sri Aurobindo
Pensieri e Aforismi
Commentati dalla Madre
Edizioni Arka – Milano
Pag. 368


Scritti spesso in modo volontariamente paradossale per colpire la nostra mente, i pensieri e gli aforismi di questo libro lacerano il velo d’ignoranza che ricopre la nostra coscienza e la nostra visione del mondo, smascherano i principi morali e religiosi nei quali siamo intrappolati e svelano delle verità che forse mai ancora mente umana aveva osato sognare, né tantomeno esprimere.
I commenti della Madre ne sviluppano l’essenza, che troppo spesso sfugge alla nostra ristretta comprensione.

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