“Tutto ciò che in noi non è conosciuto, sperimentato o identificabile è… ignoto.
Il pensiero ordinario, invece, fondato sulle associazioni, naviga incessantemente in ciò che è conosciuto, sicuro e affidabile.
Questa ripetizione, spesso meccanica, riafferma
“Una difficoltà che impedisce il cambiamento è il bisogno di sicurezza.
Rimaniamo nel conosciuto perché nonostante la costante insoddisfazione interiore e le difficoltà a cui siamo chiamati, in fondo ci sentiamo sicuri, poiché cambiare equivale a sganciarsi da questa pseudo sicurezza e sperimentare l’ignoto, per avventurarsi su una strada
“Quando ti rendi conto che qualcuno ti sta facendo soffrire, puoi scegliere la sofferenza consapevole ed essere grato a quella persona, perché in quel momento, essendo il tuo specchio, si rivela il tuo insegnante. Egli è esattamente
“L’atteggiamento degli altri nei nostri confronti dipende sempre da noi. Se vogliamo vivere in maniera intelligente, dobbiamo comprendere innanzitutto
“Il peggior difetto dell’uomo contemporaneo è di vivere la propria esistenza immerso nella polarità e, nel contempo, accanirsi a negarla.
Conoscere se stessi è accettare in tutta onestà che in noi albergano sia il lupo che l’agnello. Tutti, a ben vedere, siamo teneri come il gambo di un fiore e, all’occorrenza, duri come il tronco di una quercia, delicati come piume e, all’occorrenza, taglienti come rasoi.
“Ignorare la nostra natura essenziale crea una separazione, un abisso, che sperimentiamo in questo momento storico come carenza ontica, che si traduce emozionalmente in ciò che viviamo come separazione e sofferenza. Per questo, e per molti altri motivi
“La Verità non può essere concettualizzata o pensata, si può solo sperimentarla ed ESSERLA. Se siamo pionieri autentici, non importa se spirituali, atei, religiosi, purché interessati a porre fine all’angoscia, al dolore, ai conflitti e alle contraddizioni, a porre fine agli squilibri e alle impurità di noi stessi e del mondo, allora naturalmente la comprensione della natura del pensiero sfocerà in un dissolversi di ogni forma di autorità e giudizio costruiti
“Creare non è un’esclusiva di pochi eletti, ma l’Anelito, il Mandato Divino dell’intera razza umana senza alcuna distinzione.
Liberare la nostra creatività significa in primo luogo prendersi cura di noi stessi e tornare a quell’intima Verità, dove ci sono ferite da guarire che velano un’Essenza unica, che deve essere riconosciuta, nutrita e fatta crescere per esprimersi in Potenza e Autenticità. È proprio questo passaggio creativo che, attraverso la nostra Essenza subliminata, ci orienta al Servizio di quei Princìpi Superiori che esistono e soggiacciono nel nostro Tempio Interiore.
“Un processo che induce identificazioni e ripetizioni poggia sull’aspettativa di ottenere qualcosa e sul pregiudizio, i quali, elaborati dal processo mentale di superficie con cui la nostra cosxienza si identifica, ci proiettano in un futuro immaginario basandosi su esperienze passate.
Ogni azione sostenuta da questo processo si rivela, essendo meccanica e ripetitiva, sempre disarmonica, distonica e increante. Ogni bisogno, ogni mancanza
“Un concreto Risveglio della Cosxienza si sviluppa, tramite un’azione Cosxiente, attraverso l’Osservazione e il riconoscimento dei comportamenti automatici e un affidarsi costante alla nostra Interiore Essenza.
Ciò significa una continua e costante disponibilità verso il nuovo, il cambiamento, l’inaspettato, lo sconosciuto, il cambiar modo di pensare, l’abbandono di preconcetti e di pregiudizi.
Significa anche distacco dalle cose, accettazione dell’impermanenza e della provvisorietà delle situazioni mentali, emotive, fisiche e della stessa vita. Tutto il mondo delle forme
“Ogni esperienza in grado di donarci nuove informazioni sulla nostra Realtà si rivela il Maestro che abbiamo scelto per crescere ed Evolvere. La malattia, il dolore, il lutto, l’abbandono, ogni forma di sofferenza, ogni identificazione e conflitto, ogni distorsione e paura sono Maestri che ci mostrano la distanza tra noi e noi stessi.
Lo stesso vale per ogni opposto. Questi, sono lo spazio e il tempo
“L’io è un’immagine mentale, non una realtà in sé, per ‘questo’ è mutevole e incostante. La Cosxienza di questo io, identificata nel riflesso di sé, lo difende, lo protegge, lo adula e lo nutre.
“Non possiamo affidarci unicamente ai nostri occhi, ai nostri sensi di superficie, per capire il mondo. Estrapolando il concetto, lo stesso vale per gli altri sensi, compreso il pensiero, l’espressione, i sentimenti e l’integrazione delle emozioni nella nostra percezione. Ciò che chiamiamo realtà è dunque una costruzione mentale. Noi crediamo di recepire ciò che esiste,
“Può sembrare un paradosso, ma accettare con umiltà il nostro stato imperfetto e osservarlo, esplorarlo in modo creativo, costruttivo e specifico permette di comprendere e realizzare dei nuovi collegamenti con la Perfezione che da sempre alberga in tutti noi. In questo modo
“L’integrità dell’essere umano è oggi associata ad una serie di modelli, strutturati su protocolli sociali che regolano il vivere civile e le “buone regole morali”, le stesse regole che, rinchiusi nei nostri punti di vista, ci conformano ad una libertà idealizzata, che spesso si rivela una camicia di forza che limita la nostra vera autenticità.
“L’uomo mentalizzato, identificato nella pratica quotidiana della sopravvivenza, è patologicamente asservito al demone coercitivo e duale della paura dell’ignoto”.
Hermes
“Ogni volta che per comoda ignavia decidiamo di ritirarci e di non affrontare le difficoltà che noi stessi contribuiamo, per ignoranza, a creare, perdiamo una possibilità di crescere”.
Hermes
“Il Lavoro è una conoscenza per identità, puoi conoscere quando diventi ciò che è conosciuto, e non puoi capirlo o saperlo, puoi solo sperimentarlo”.
Hermes
“L’inizio del sentiero è sempre legato alla “morte” del desiderio di ottenere e di essere altro da ciò che si è”.
Hermes
“Lo spazio creato dal pensiero ordinario è angusto e ristretto”.
Hermes
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“Comprendere le cause che inducono l’animo umano all’errore, alla menzogna e alla falsità è per il profano l’unica strada maestra che conduce verso la vera conoscenza di sé”.
“Oltre le apparenze, al di là delle forme, dietro il fenomeno ogni sostrato rivela la commensura del Bello consonante al Vero”.
Hermes
“La ricerca spirituale non è un modo di “avere” e di “ottenere” qualcosa, ma un modo di essere nel Semplice e nel Silenzio… la difficoltà sta nel praticare in sincerità”.
“Come guardando il nostro corpo fisico riusciamo a vederne soltanto una piccola parte, e non siamo affatto capaci di vederne vari aspetti (colore degli occhi, viso, spalle, ecc.) se non con l’aiuto di un riflesso nello specchio, allo stesso modo
“Chi ama Osa e chi osa Vince.
La Rivoluzione non è fatta per chi vive nel torpore della paura. La Vittoria non è degli incerti.
“Una guida può condurvi ove egli stesso è stato. L’Essere conduce in quell’ignoto che si rifugge e che, in fondo, non si desidera Essere”.
Hermes
Ogni intenzione, che non si manifesta per mezzo di atti, è una vana intenzione, e la parola che la esprime una parola inutile; è l’azione che dà la prova della vita ed è pure l’azione che prova e dimostra la volontà. Chi non produce azioni
Una creazione è la comparsa di qualcosa di completamente nuovo. Non è una proiezione di ciò che esiste già, che deriva dalla memoria di qualcosa di conosciuto. La creazione compare solo di fronte all’ignoto.
Hermes
“La disillusione, come la sofferenza, vista sotto una luce più ampia, quella Luce del Mondo che vola oltre la temporalità, può rivelarsi un innesco potente per rivolgersi ad un fattivo cambiamento”.
Hermes
“Se l’Amore è accordo di polarità, annullamento di distanze, armonia risolutiva dei contrari ed euritmia dell’assieme, allora il Risvegliato è colui che più concretamente col proprio Fare svela l’Amore e l’Armonia delle Sfere”.
Hermes
Per questo 2019, Buon Risveglio a tutti
“Le forme sono diventate più importanti del contenuto, le apparenze sono le ombre che governano la nostra vita. Dovremmo essere Responsabili sia di ciò che siamo e ancor più di ciò che non siamo. L’evasione è diventata più importante della verità che non riusciamo ad affrontare”.
Hermes
“La Polarità che ti determina è la possibilità accordatati dal Divino per sperimentare l’unità che sei”.
Hermes
Se entrerete profondamente dentro di voi, per dare valore a ciò che siete e avete deciso di fare, per comprendere la vostra psiche
“Noi siamo di natura terrestre e in seno a questa natura dobbiamo scoprire la nostra esistenza celeste”.
Hermes
“Recuperare l’Origine è in un certo senso un annientamento di se stessi, poiché a provocare la scissione da Essa è il modo in cui pensiamo e ci percepiamo”.
Hermes
“L’identificazione nella dualità non permette di vivere pienamente e tantomeno cosxientemente, ma offre in compenso una sicura sopravvivenza”.
Hermes
“L’Ermetista Lavora sempre e solo su se stesso. Egli comprende di essere così ricolmo di imperfezioni che è sacrilego anche solo pensare di lamentarsi e giudicare l’operato di altri esseri umani”.
Hermes