“… Maggiore è il tempo che investiamo nell’auto-osservazione, nel limitare le distrazioni e le perdite energetiche, per coltivare meglio l’attenzione e l’applicazione dei metodi offerti dal Lavoro, più velocemente progredisce il nostro stato interiore e più la nostra Essenza si apre alla verticalità dell’Essere. D’altro canto, più tempo sprechiamo nelle nostre distrazioni e idealizzazioni, e nella pratica soltanto intermittente, più permettiamo alle nostre abitudini ataviche di riaffermarsi, depotenziando e respingendo i nostri propositi e i nostri progressi”.(*)
Ne parliamo in questa puntata de Gli Altronauti, intervallando le considerazioni tratte dall’ultima ispirazione ermetica agli interventi in diretta dei radio-ascoltatori.
“Il nostro Lavoro consiste nel riconquistare completamente ciò che in origine era presente ed è stato perduto: l’Essere“.
“Questo processo esperienziale richiede la rettificazione della personalità e contestualmente, a vari gradi, il raffinamento dell’io vero.
In altre parole, lo sviluppo dell’Essenza richiede un minuzioso lavoro di “spersonalizzazione”. Man mano che le sovrastrutture caratteriali sono riconosciute come limiti e sublimate, l’individuo sperimenta gradualmente nuovi stati di consapevolezza e sviluppa una nuova capacità di integrazione tra ciò che pensa, dice e fa.
Questo talento, risvegliato, focalizza e motiva l’attenzione verso un solo scopo: risvegliare la cosxienza immortale”
(…) “L’Essenza è sepolta, e il Lavoro a cui tutti siamo chiamati è quello di disseppellirla“. (*)
Ne parlano Yapos e Mel del Gruppo Altrove in questa nuova puntata de Gli Altronauti, accogliendo gli interventi in diretta dei radio-ascoltatori.
(*) Il testo di Hermes letto all’inizio della puntata è tratto dal blog “La Via della Rosa“:
https://seialtrove.altervista.org/disseppellire-lessenza/
Opera in apertura: L’Aurora di Salvador Dalì
“Un Insegnamento tradizionale, animato dalla Luce del Vero, si riconosce innanzitutto perché propone una pratica costante di spersonalizzazione (“decrescita personale”), necessaria a fare spazio alle qualità atrofizzate dell’Essenza. A differenza di quel che si crede, un vero Insegnamento non offre mai soluzioni ma, tendenzialmente e a vari gradi, insegna a praticare l’Arte sacra della rinuncia“…
Ispirati da questo scritto di Hermes, ne parlano Yapos e Mel del Gruppo Altrove in questa nuova puntata de Gli Altronauti, incalzati dalle domande e dalle riflessioni degli ascoltatori che intervengono in diretta.
“L’inconsapevolezza è come un gorgo d’acqua che ci risucchia e ci sommerge. Per questo ci costringiamo a restare in situazioni che non desideriamo, e adattandoci, subiamo anche quello che non rappresenta ciò che in realtà siamo”.
(…) “Eppure, se ti fermi per un attimo puoi scoprire che in fondo la tua cocente insoddisfazione non è dovuta al sogno in cui reciti ruoli e che ti ostini a definire vita, ma che in realtà essa è il limite da superare per ricongiungerti alla tua Es-senza Im-mortale”…
“Ogni essere umano è considerato unico e irripetibile, e questa unicità rappresenta il bene più prezioso di cui dispone, un dono da coltivare, nutrire, curare e portare a compimento”.
“Come la Vita, l’Insegnamento è una Verità vivente che, evolvendo continuamente, rivela sempre più aspetti di se stessa e della Realtà. Da sempre l’Insegnamento indaga la natura di ciò che siamo e di ciò che è la Realtà, sviluppando numerose pratiche e rivelando innumerevoli dimensioni dell’esperienza umana. La pratica centrale del Lavoro, l’indagine, comincia sempre dall’esplorazione di dove ci troviamo esattamente nel momento presente”...
Che cosa significa occuparci e impegnarci su un sentiero spirituale, o vivere una vita realmente non ordinaria?
Quali sono i motivi che ci spingono a impegnarci nel Lavoro interiore, a fare pratica per risvegliarci, e per scoprire la verità su noi stessi e sulla Realtà?
Questi interrogativi stimolano il dialogo di Yapos e Mel con gli ascoltatori de “Gli Altronauti”, accompagnato dalla lettura del testo di Hermes “Praticare la Realizzazione“. Nella puntata vengono così affrontati molti temi
“L’Uomo contemporaneo è paragonabile a un pesce di un grande fiume che, abbandonato al flusso, si lascia trasportare nella direzione determinata dalla corrente. Chi si oppone alla corrente viene respinto, e ancor più contrastato dai corpi galleggianti di chi si lascia trasportare inerme dal fiume della Vita”…
Ma… “che senso ha vivere senza poter decidere cosa sperimentare e che direzione prendere?“.*
*
Ispirati da queste parole, Mel e Yapos del Gruppo Altrove dialogano con Andrea Riccucci, del team di Tenet22, portale interattivo di Conoscenza che ha dedicato l’ultima edizione della propria rivista digitale agli scritti de “La Via della Rosa“.
Insieme, parlano di nuove prospettive possibili per l’Esistenza Umana, al di là delle illusioni personali e collettive che ci mantengono in orizzonti decisamente più ristretti, limitanti e soffocanti di quelli a cui possiamo invece Aspirare a Vivere.
“Quando l’individuo comincia a essere davvero cosxiente di non essere padrone della sua vita, inizia a considerare le varie strade possibili per tentare di risvegliarsi alla Realtà“. (…)
“Il punto di partenza per ognuno è la presa di cosxienza della condizione illusoria nella quale versa, innanzitutto perché, non contemplando lo stato di sonno e di schiavitù psichica in cui ci si dimena, ci si crede liberi, e perché, anche quando si inizia a percepire l’inganno, non avendo sviluppato un contatto interiore stabile, ancora non si possiedono strumenti adeguati per il necessario ‘orientamento’ interiore”…*
“Le pratiche mirate del Lavoro, se attuate con metodo e motivazione, possono “perforare” il nostro “guscio mentale”, lasciando penetrare dei barlumi di verità, e farci comprendere che la “Realtà” comunemente accettata non è affatto la sola possibile, né tantomeno il frutto di una scelta o di un’evoluzione spontanea, ma che con ogni probabilità è stata plasmata da una ristretta minoranza di “individui”, un’elite che ha il dominio sulle masse, ridotte ormai a semplici ingranaggi di un sistema malato e sempre più senz’anima. La via d’uscita? È dentro!“…*
Ne parla Yapos del Gruppo Altrove in questa puntata de Gli Altronauti, accogliendo le considerazioni sul tema del pubblico in ascolto.
“Per evolvere e crescere come Essenze, abbiamo bisogno di vivere delle “notti oscure”, periodi in cui emozioni come l’ansia, l’afflizione, lo scoraggiamento e la disperazione si impossessano di noi, perturbando l’animo al fine di “cucinare” il nostro ego. Sono le notti della “contraddizione” in cui bisogna saper attendere, altrimenti, presi dall’ansia e dal tentennamento, si acuirà quel senso di paura e alienazione legato all’abbandono delle credenze e delle regole che ci legano al mondo profano”…*
“Quando iniziamo a studiare la nostra funzione emotiva, ci imbattiamo in un atteggiamento di fondo che rende particolarmente difficile osservare le emozioni. Il loro stesso sorgere ci travolge. Sembrano così giustificate: “Adoro questo”, o “Non sono d’accordo con questo”, o “Non ce la faccio più, è troppo” (o “è troppo poco”), ecc. Siamo ciechi alla possibilità di poter reagire in qualsiasi altro modo: il nostro sentire e le nostre convinzioni innanzitutto. (…)
“Benedetto sia colui che non spera in nulla, che non ha pretesa alcuna, che si limita a guardare la propria rettitudine e onestà. L’equilibrio che sorge da tale assenza è equanimità, è purezza d’intento, retto pensiero, giusta azione, è Accordo”. (Hermes) *
Con questa citazione apriamo una nuova puntata de Gli Altronauti, in cui l’esperienza vissuta nel centro Altrove a contatto con l’insegnamento proposto da Hermes prende forma nelle parole di Yapos, che come sempre s’intrecciano alle esperienze e alle considerazioni degli ascoltatori che intervengono in diretta.
La puntata è l’occasione per parlare di molti temi, in particolare della Speranza e della Fiducia, dell’aspettativa, delle Possibilità di Trasformazione in ambito sociale ma soprattutto interiore, e in sintesi dell’inevitabile processo di spoliazione che contraddistingue la Conversione dal mondo della personalità all’universo dell’Essenza.
Ambizione e Aspirazione sono animati dalla stessa natura: il desiderio.
Quando il desiderio nutre la personalità egoica rivolta all’esterno di sé genera l’AMBIZIONE: qualità funzionale alla natura predatoria umana.
Quando il desiderio è animato dall’Essenza, rivolto all’interno di sé, genera l’ASPIRAZIONE: qualità funzionale alla natura spirituale umana.
“Una persona in cerca di conoscenza di sé è chiamata Cercatore.
Un Cercatore che mette in pratica la conoscenza di sé è chiamato Praticante.
La maggior parte dei cercatori è riluttante ad adottare un approccio definito e fondato alla propria ricerca, il che significa che continuano a cercare senza mai trovare.
I pochi praticanti ad ogni esperienza sono chiamati a discernere tra l’essere Audaci o apparire Folli.
Di conseguenza, mentre poche persone mai diventano cercatori, ancora meno diventano veri praticanti…”.*
“…Come personalità tu sei il prodotto del condizionamento che hai maturato crescendo, e se continui a perpetrare questo modo di fare e di essere, questo atteggiamento tenderà a disumanizzarti sempre più, rendendoti una macchina biologica manipolabile e schiava di una cultura predatoria dedita alla competizione e alla sudditanza.
Vuoi credere di essere quello che ritiene questa cultura disumanizzante, oppure, attesti di essere un’altra cosa avendo ben chiaro cosa sia quest’altra cosa?…” *
*
Cogliamo questa ermetica provocazione come spunto per una nuova puntata de Gli Altronauti, in cui le considerazioni di Yapos del Gruppo Altrove si intrecciano con le riflessioni e le esperienze dei radio-ascoltatori che intervengono in diretta.
In questa puntata de Gli Altronauti, continuiamo l’approfondimento sul tema della Fiducia, soffermandoci sulla fiducia in sé stessi, negli altri, e in particolare sull’impresa – che oggi più che mai sembra ardua – di nutrire Fiducia nel mondo che ci circonda, nonostante le molte condizioni ‘negative’ che può presentare ai nostri occhi.
Grazie agli stimolanti interventi in diretta degli ascoltatori, sondiamo anche il tema della reale conoscenza di noi stessi (“Chi sono io?”, leggi qui per approfondire) e dell’incidenza che un percorso autoconoscitivo può avere, di riflesso, anche nel mondo.
Di ritorno dalla pausa estiva, in questa puntata de “Gli Altronauti” riflettiamo su alcuni temi che ci accompagneranno nel nuovo ciclo autunnale della trasmissione: in particolare, parliamo di astrazione dalla realtà, del senso di separazione – reale o illusorio? – dagli altri e dal mondo esterno a noi, di come il paradigma cognitivo con cui elaboriamo la realtà sia retaggio del nostro ambiente di formazione familiare e sociale, e soprattutto di quali tratti possa presentare un paradigma totalmente diverso, basato sulla coscienza dell’Unità e sulla Fiducia fondamentale, a cui poter attingere attraverso nuovi Modelli. *
“L’Uomo è un potente percettore depositario di molte capacità magiche. Tuttavia, egli non è in contatto consapevole con la sua magia, per cui la percezione che ha di sé e del mondo è limitata dalla sua stessa astrazione“.
“L’uomo, fintantoché interpreterà e creerà il mondo basandosi su una descrizione che gli fu raccontata fin dal momento della nascita, e sulla quale si è ‘personalizzato’ e costituito come ente sensiente e razionale, non potrà avere accesso alla sua innata e potente Magia…”. (*)
Ne parliamo in questa puntata estiva de “Gli Altronauti“, tra astrazione e Realtà, ordinarietà e Magia, accogliendo gli interventi in diretta degli ascoltatori.
«Il processo di crescita da 1 a 7 anni consente alla Natura innata nell’uomo di modellare il bambino fornendogli le strutture e i necessari contenuti coscienziali per affrontare la vita sulla Terra.
Quando questo processo esoterico sapienziale è esclusivo di un potere oscuro e manipolatorio si trasforma, di fatto, in ingegneria psicosociale»… *
“Per l’uomo liberarsi dall’antica “costante” di ipnosi mentale è un processo continuo di Risveglio. L’emersione dell’Essenza comporta una rottura fisiologica dagli accordi sociali consensuali programmati dalle nostre culture planetarie, ormai sempre più alienate e disumanizzate”.
“È sempre più evidente che l’attuale condizione umana è quella della schiavitù. Un nuovo tipo di schiavitù, una schiavitù poco compresa perché psicologica e spirituale piuttosto che costrittiva e fisica”.(*)
Ne parlano, in questa puntata de Gli Altronauti, Yapos e Mel, interfacciando la loro esperienza nel Centro Altrove con le riflessioni degli ascoltatori che intervengono in diretta.
“Quando un bimbo nasce la prima cosa di cui diventa consapevole non è di se stesso, ma dell’altro e dell’ambiente in cui vive. È naturale, perché gli occhi si aprono verso l’esterno, le mani toccano gli altri, le orecchie ascoltano gli altri, la lingua sente il sapore del cibo e il naso sente gli odori esterni”.
“Tutti questi sensi sono aperti verso le meraviglie del creato. Nascere significa innanzitutto poter sperimentare la creazione di ciò che è fuori da sé. Il bambino dapprima diventa consapevole della madre, poi del suo corpo e infine dell’ambiente in cui è cresciuto e contenuto, ed è attraverso le necessarie fasi di apprendimento che diviene consapevole di se stesso, affermando ‘Io’. È così che l’uomo forma la struttura della sua personalità”. (*)
Ne parliamo in questa puntata de Gli Altronauti, in particolare ascoltando il racconto di Mel, di come ha vissuto la sua esperienza di madre prima e dopo il contatto con l’Insegnamento Vivente che ispira il Lavoro del Centro Altrove.
Ogni pratica rivolta alla crescita personale aiuta a migliorare, modificare o cambiare un comportamento favorendo un possibile equilibrio laddove esiste una disarmonia, con il fine di risolvere i singoli problemi della personalità, stimolandone le qualità e i talenti.
Il Lavoro interiore invece ha come scopo principale l’espansione della Cosxienza, perciò opera direttamente sull’ente che crede di avere un problema o che vuole migliorare i propri aspetti negativi, portando Luce su di essi fino al riconoscimento e alla dissoluzione della loro natura impermanente e illusoria.
Di queste due dimensioni operative, orizzontale e verticale, che si intersecano nell’asse cartesiano della nostra vita, parliamo in questa puntata de Gli Altronauti insieme ad Alessandro Saudino, alchimista, sciamano e counselour olistico. Ospite della trasmissione, Alessandro apporta la sua visione di un insegnamento esoterico pregno di esperienza vissuta, toccando diversi temi, tra cui:
In questa puntata, approfondiamo le diverse connotazioni che le paure assumono nella nostra esperienza quotidiana:
Come conviviamo con le nostre paure? In genere cerchiamo di rifuggirle, ma fuggire dalla paura significa farla crescere…
“Può sembrare un paradosso, ma una delle principali paure è che abbiamo paura di affrontare le nostre paure. Conduciamo un certo tipo di vita, pensiamo secondo un esclusivo modello determinato in linea generale dagli standard sociali, religiosi e culturali. Seguiamo una certa fede che ci predispone a particolari credenze, precetti e dogmi, e al di là delle nostre cieche convinzioni, non vogliamo che questi status vengano scossi perché, consci o meno, sono profondamente radicati in noi. In fondo in essi ci siamo costituiti come individui e abbiamo imparato a ripetere che sono il nostro carattere, i nostri valori, la nostra unicità, la nostra vita.
Ognuno vuole essere “ragionevolmente” sicuro di sé e padroneggiare lo stato di cose a cui va incontro, preferendo il conosciuto e rifiutando l’ignoto…”
Ma vivere senza paura significa essere oltre gli schemi del mondo ordinario.
“La paura è uno dei più grossi ostacoli per sperimentare l’Essenza della Vita. Una mente intrappolata dalla paura vive nella confusione, nella sfiducia, nel conflitto, nell’inganno e perciò è insicura, petulante, ipocrita, cinica.
Vivendo in modo superficiale, educati alla competizione e alla scarsità da una società corrotta e culturalmente instupidita, siamo sovraccarichi di paure, e la paura è una condizione che deforma, distorce e intorpidisce i nostri giorni, i nostri sogni, le nostre intere vite.
Abbiamo sempre paura di qualche cosa: non esiste la paura in forma astratta, essa ha sempre una causa, è sempre in rapporto a qualcuno o a qualcosa.
Conosciamo le nostre paure? (…)
Che cosa facciamo nei confronti di queste paure?
“Esistono due Leggi a cui tutte le anime sono sottoposte e vincolate: la Legge di Causa ed Effetto, che restituisce il frutto dei propri pensieri, sentimenti e azioni, e la Legge di Affinità, in cui il simile attrae a se solo ciò che gli è affine.
La lezione che le due Leggi offrono è esplicata bene nei due principi evangelici: fai solo ciò che desideri ti sia fatto e ama il prossimo tuo come te stesso.
Per meglio comprendere questi due principi, più che valutarne gli aspetti morali o religiosi, è utile conoscere le potenzialità che essi offrono in tema di Risveglio…”. (*)
(*) Fonte: https://seialtrove.altervista.org/la-legge-dellamore-2/
Ne parlano in questa puntata de “Gli Altronauti” Mel e Yapos, apportando la loro esperienza nel Lavoro di Autoconoscenza sperimentato nel Gruppo Altrove, ed accogliendo in diretta gli interventi telefonici degli ascoltatori interessati.
“Fin dalla nascita ci è stato insegnato che il mondo è in un determinato modo, e naturalmente in questa fase non abbiamo altra scelta che accettare che il mondo sia come gli altri ci hanno detto che è. Il bambino apprende come deve sentire e come deve pensare il mondo per essere pienamente integrato e amato. Passo dopo passo, gli viene resa familiare una descrizione del mondo che egli impara a percepire, mantenere e difendere come la vera e unica realtà”.
“L’assenza del buon senso e della ragione induce gli uomini a dimenticare che la descrizione è soltanto un’interpretazione, ma prima che costoro riescano a realizzarlo, hanno ormai intrappolato la loro Essenza in una gabbia da cui emergono raramente nel corso della Vita.
Siamo intrappolati all’interno di una bolla percettiva e quello di cui siamo testimoni, e crediamo sia la nostra vita, è un mero riflesso della personale visione della realtà, ormai ridotta ad un monologo astringente proiettato sugli altri e sul mondo…” (*)
(*) Fonte: https://seialtrove.altervista.org/il-peggior-bugiardo/
Parliamo di questo tema centrale per un Lavoro di Conoscenza di sé, in questa puntata de “Gli Altronauti”, accogliendo gli interventi telefonici in diretta degli ascoltatori interessati.
Potete riascoltarla di seguito:
“La visione non duale è una delle realizzazioni possibili che riconosciamo e sperimentiamo nel Lavoro di Conoscenza di sé, ed è profonda, importante e risolutiva. Essa riconosce che tutte le forme e le manifestazioni da noi percepite sono inseparabili dalla loro natura, che è il fondamento della Realtà.
Tuttavia, per l’unicità di ogni individuo esistono numerose realizzazioni non duali, che dipendono dal modo in cui il fondamento della Realtà viene inteso ed esperito…” (*)
(*) Fonte: https://seialtrove.altervista.org/globale-e-non-duale/
Ne parliamo in questa puntata de “Gli Altronauti”, accogliendo gli interventi telefonici in diretta degli ascoltatori interessati.
In questa puntata de “Gli Altronauti” parliamo di Fiducia, e di come nel corso dell’esistenza la Vita ci presenti delle prove da superare, attraverso persone che incontriamo od eventi che ci accadono (che magneticamente attiriamo): situazioni che spesso possiamo considerare vere e proprie guide… comprese le esperienze ‘negative’, se riusciamo a cogliere l’opportunità trasformativa insita in esse.
A tal proposito, Yapos parte dal racconto della sua esperienza di vissuto personale, trovando arricchimento negli spunti forniti dagli ascoltatori che intervengono in diretta.
“La Vita è una conquista fatta di opera paziente, che appare piuttosto lunga quando i suoi cicli sono tormentati dall’ignoranza insita nell’errare umano (…).
La forza per vincere le sfide della Vita è già in noi. In questa presa di cosxienza è contemplato il vero progresso spirituale dell’individuo. Solo traendo da sé ciò che è potenziale e latente, risvegliando e distillando quello che già si possiede per Divino lignaggio, può attuarsi il cammino verso lo sviluppo del proprio essere, così da realizzare il proprio e l’altrui bene.
Conoscere se stessi è in sintesi un processo di integrazione con la propria essenza Divina“. (*)
(*) Fonte: https://seialtrove.altervista.org/la-tua-volonta/
Di questa Opera di Conquista paziente parlano Mel e Yapos, apportando la loro esperienza nel Gruppo Altrove e interagendo con gli ascoltatori interessati che intervengono telefonicamente in diretta.
“L’anima incarnata nel suo cammino è sottoposta ad una lunga serie di prove, necessarie per realizzare di non essere solo un corpo fisico animato da emozioni, sentimenti e pensieri. (…)
Questa comprensione non si raggiunge con la sola conoscenza intellettuale, ma si realizza integrando se stessi e il mondo in cui si vive, imparando ad amare, a coltivare la gentilezza, a sviluppare la sopportazione e la pazienza (…).
La crescita della nostra Consapevolezza sarà completa solo quando impareremo ad esprimere, in tutte le nostre relazioni, virtù come la benevolenza, la magnanimità, la compassione e l’Amore fraterno”. *
*
Ne parliamo in quest puntata de “Gli Altronauti”, esponendo le possibilità di una via pratica di Liberazione e Integrazione, ed accogliendo i graditi interventi degli ascoltatori sul tema.
*
“La Consapevolezza è influenzata sempre dal livello di attenzione con cui si considerano gli eventi sperimentati. Associare la qualità dell’esperienza alla sola piacevolezza o alla felicità che ne può derivare è ignoranza manifesta, in genere dettata da credenze personali reiterate e cristallizzate.
(…) La Realtà, essendo di per sé sempre e solo ciò che è, può essere sperimentata al meglio solo quando si è consapevoli che la Vita è un diretto riflesso di sé”.*
Ultimo di un ciclo di incontri radiofonici dedicati alla Consapevolezza, di cui traiamo le conclusioni insieme agli ascoltatori, aprendo la prospettiva a temi Essenziali come la Libertà, la natura del nostro condizionamento e le possibilità di emancipazione da esso, nonché lo Scopo stesso della vita terrena.
*
“I saggi insegnano che il profano, pur credendosi cosxiente, vive immerso in un sogno, il suo personale sogno. Gli stessi saggi affermano che grazie alla conoscenza di sé stessi è possibile ampliare la propria consapevolezza, la sola in grado di discernere se effettivamente si vive in un sogno oppure si è svegli.
La consapevolezza di cui parliamo è la naturale capacità di sperimentare e testimoniare a vari gradi il flusso dei pensieri, dei sentimenti e delle emozioni con cui si anima la vita”.*
Terza puntata dedicata alla Consapevolezza, con Yapos e Mel del Gruppo Altrove che dialogano sulla loro esperienza, interagendo con gli ascoltatori che intervengono in diretta sul tema.
“La Consapevolezza è uno stato di vigilanza e attenzione, di osservazione distaccata, ma è anche un lasciarsi andare all’esperienza senza che nessun preconcetto soggettivo prevalga sull’evidenza oggettiva di quel determinato momento…”.
“Per sviluppare Consapevolezza non dobbiamo produrre nuove acquisizioni mentali, modificare le abilità del pensiero, e neppure avere particolari capacità di analisi o talenti mnemonici, anzi, tutto ciò è un ostacolo per il focus dell’attenzione necessario alla presenza consapevole. Tutte queste abilità appartengono alla sfera mentale, mentre la pratica mistica determina soprattutto un’attività di natura interiore, spirituale, in cui il pensiero analitico e la ragione sono sempre meno attivi così da creare spazio alla rivelazione senza sforzo insita nel momento presente…”.*
“Essere consapevoli significa essere aperti, ricettivi e disponibili ad accogliere le sensazioni, le impressioni e le percezioni pur mantenendo un atteggiamento di neutralità, che potremmo definire uno stato di mentalità oggettiva. Un modo neutrale di relazionarsi con la realtà, essendo predisposti all’esperienza della vita; un’apertura spontanea ad essere l’esistenza stessa”.*
Ne parlano in questa puntata de “Gli Altronauti” Yapos e Mel del Centro Altrove, intervallando le loro impressioni ed esperienze con le voci degli ascoltatori che intervengono nel corso della diretta.
“Prima di diventare validi viaggiatori nel labirinto della vita reale, dobbiamo imparare che quando non sappiamo rispondere ad una domanda, se ci concentriamo su di essa e sul suo intimo perché, sarà essa stessa a suggerirci la risposta, come una domanda sempre fa; a patto di non rifugiarci in un mondo tutto nostro, dove a domande immaginarie, che nulla hanno a che vedere con la realtà, forniamo risposte preconcette, dettate dalla nostra sovrastruttura personale. Il come e il cosa servono per aprirci a domande foriere di senso, espresse dai perché dell’Essere e dell’Esistere…” *
Ne parliamo in questa puntata de “Gli Altronauti“, andata in onda venerdì 5 Aprile 2024, con il contributo degli ascoltatori che intervengono in diretta.
“La personalità inizia a formarsi poco dopo la nascita, in risposta alle esigenze della vita.
L’Essenza non può mai conformarsi naturalmente alle aspettative di coloro che ci circondano, o alla cultura e ai tempi in cui siamo nati e quindi siamo costretti ad adattarci e a rivestire l’Essenza con la personalità come strato protettivo. Questo cappotto diventa più pesante man mano che ci conformiamo alle aspettative e siamo assimilati nella società, principalmente attraverso l’imitazione e l’educazione…” *
Ne parliamo in questa puntata de “Gli Altronauti“, andata in onda venerdì 29 Marzo 2024, con il contributo degli ascoltatori che intervengono in diretta.
“In ogni essere umano dimorano una cosxienza innata e un’ignoranza innata: la prima contiene e determina, attraverso i tratti caratteristici, le potenzialità da sviluppare; la seconda crea le condizioni necessarie, attraverso difficoltà ed ostacoli, per sviluppare dette potenzialità.
Da questo assunto, si comprende che nell’uomo non albergano il bene e il male moralmente intesi, ma coesistono due forze indispensabili alla sua evoluzione spirituale. Dare il giusto senso alle cose pacifica l’animo offrendo quel necessario stato di quiete da cui affrontare la madre di tutte le sfide: essere consapevoli “figli di Dio”…” *
L’essere umano è fatto di tre parti distinte, ognuna con un corpo a sé stante. Ognuno di noi ha un corpo fisico, un’essenza che anima quel corpo e una personalità. Per capire chi siamo, dobbiamo comprenderne le caratteristiche…*
Ne parliamo in questa puntata de “Gli Altronauti“, andata in onda venerdì 15 Marzo 2024 su Radio Cooperativa di Padova, con il contributo degli ascoltatori che intervengono in diretta.
In questa puntata de Gli Altronauti dell’8 Marzo 2024, parliamo di Autosservazione, approfondendo alcuni tratti fondamentali della funzione istintiva e motoria della nostra mente fisica citati anche nella puntata del 1° Marzo scorso.
In particolare, ci concentriamo sulla capacità di automazione della ‘coscienza fisica’, grande possibilità ma anche forte grande limite che caratterizza le nostre vite, e sull’imprinting culturale, comportamentale ed emotivo che caratterizza noi esseri umani come “animali sociali”.
La puntata è arricchita ed intrecciata dalle esperienze e considerazioni degli ascoltatori che intervengono in diretta telefonicamente.
Buon ascolto
“Gli Altronauti” è la rubrica radiofonica del Centro Culturale “Sei Altrove”, che si occupa di Evoluzione della Coscienza tramite un Lavoro pratico di Autoconoscenza.
La trasmissione va in onda in diretta ogni venerdì dalle 12.00 alle 13.30 (info: https://www.radiocooperativa.org/3/index.php/trasm-alfabetico/410-gli-altronauti).
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In questa puntata de Gli Altronauti, parliamo di Autosservazione, in particolare focalizzandoci sulla funzione istintiva e motoria della nostra mente fisica:
“Dei nostri tre corpi, il corpo fisico a prima vista sembra il più facile da osservare. I suoi movimenti e le sue posture sono fisici, e quindi osservabili e tracciabili. Se faccio un passo avanti, è il mio corpo fisico che coordina questa azione; se sposto un oggetto da un posto all’altro, è il mio corpo fisico che compie questo compito. Ma insieme a questa capacità di movimento, ci sono molte sfumature sottili radicate anche nel nostro corpo fisico che influenzano profondamente la nostra emotività e la nostra psicologia“.*
* Fonte testo completo: https://seialtrove.altervista.org/la-mente-fisica-la-funzione-istintiva-e-motoria-1a-parte/
La puntata è arricchita dagli interventi in diretta degli ascoltatori.
Buon ascolto
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